"Una Francia tutta rosa"

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Suonano profetiche le parole del segretario del Partito Socialista francese Martine Aubry, nel bel mezzo della consultazione elettorale che sta vedendo i socialisti salire vertiginosamente nel cuore dei francesi. La rosa nel pugno socialista si è imposta in 13 regioni su 22: i risultati definitivi arriveranno dopo il secondo turno di domenica prossima, ma non sembra esserci scampo per la destra gollista di Nicolas Sarkozy .

In rosa anche le personalità forti che si giocano il potere sulla Francia, in vista delle elezioni presidenziali del 2012: contrapposta, con una propria mozione, alla Aubry, Ségolène Royale non rinuncia alle sue ambizioni. Rimontano, dopo essere stati a un passo dalla dissoluzione, i nazionalisti del Front National, guidati da Jean-Marie Le Pen e dalla sua erede, Martine Le Pen. Salgono anche le percentuali della lista verde, Europe Ecologie.

L’aumento di preferenze per l’estrema destra, insieme alla scarsa fiducia accordata al presidente in carica e all’elevatissimo astensionismo (53%) testimoniano il disamore per la politica che sta colpendo i francesi. Le motivazioni, dicono gli analisti, sono da ricercare nella crisi economica irrisolta e nello iato fra gli annunci presidenziali e gli effettivi provvedimenti presi. Resta un fatto che la stampa internazionale, negli ultimi tempi, si è occupata più dell’esatta durata degli sguardi fra Nicolas Sarkozy e Carla Bruni nelle uscite ufficiali che della sua attività politica. Di nuovo, vittima del rosa.

18/03/2010
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