Una donna fantastica

Orlando (F. Reyes) e Marina (D. Vega) hanno una relazione, ma l’uomo è più che adulto e la donna molto più giovane. Quando lui si sente male, lei lo accompagna in ospedale, ma non servirà a nulla: il decesso avviene poco dopo. Da qui comincia l’odissea di Marina, che viene subito ostracizzata dalla famiglia del defunto: l’ex moglie e il figlio, in particolare, non la vogliono alla veglia e al funerale, pretendono che lasci l’appartamento di Orlando dove viveva, che restituisca tutti gli effetti personali del compagno. Intanto la polizia sospetta che ci possa essere qualche zona d’ombra nella morte dell’uomo e indaga su Marina. La giovane, con fatica e sotto molta pressione, cerca di tornare alla sua vita, continuando a vedere Orlando comparirle di fronte, nella quotidianità.

Il film di Sebastian Lelio ha una forza notevole, perchè l’insieme dei fattori funziona bene: un’ammirevole protagonista, una fotografia che gioca molto sui colori, musiche efficaci, un talento evidente in alcune scene che restano impresse. Marina incarna sulla sua pelle la difficoltà di essere accettata per quello che è: un essere umano, non la stortura con cui un mondo perbenista e bigotto (ad esclusione forse del fratello di Orlando) la identifica.

Premiato per la sceneggiatura al Festival di Berlino.

Potente e imperdibile.

20/10/2017
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