Una casa in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi

Quando si parla di cohousing, si fa riferimento a una generica definizione che comprende esperienze varie ed eterogenee che hanno, però in comune, il voler realizzare abitazioni speciali dove, fin dalla loro progettazione, si considerino in maniera equilibrata la forma e la sostanza del concetto proprio di “casa“.

 

Sono cohousing  condomini, case indipendenti connesse dalla realizzazione di spazi comuni, abitazioni vissute da famiglie e singoli che scelgano di aprire la porta di casa ai vicini, agli abitanti del territorio e alla collaborazione con le istituzioni.

 

E’ proprio a partire dalla condivisione di questo spirito che nasce nel 2011 la rete nazionale dell’abitare collaborativo (interconnessa con una più grande rete europea) che mette insieme chi in Italia ( e in Europa) abbia creato queste case così innovative.

ACMOS , con le coabitazioni solidali , e la cooperativa Nanà , con il Buena vista, sono in questa rete da anni e hanno partecipato al tradizionale incontro annuale che, domenica scorsa, si è tenuto presso il Cohousing Le Case Franche di Forlì.

E’ stato un incontro utile  per condividere intenti, difficoltà e rilanci (in primis nel cercare di lanciare una proposta di legge nazionale e nel creare eventi in rete a maggio, mese europeo dell’abitare). Tanti problemi in tempi, come quelli attuali, in cui la paura e la diffidenza rischiano di far cedere alla tentazione di proteggersi e chiudere le porte ma l’incontro si è concluso condividendo la forza di andare avanti perchè, semplicemente, vivere insieme ti fa vivere meglio!

Arrivederci a maggio..il mese delle rose e delle case

 

Di Isabella Spezzano

17/01/2020
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