Un uomo in crisi – "L'industriale"

“L’industriale”, ovvero una fotografia impietosa di questa tanto sbandierata crisi. Giuliano Montaldo, superati gli 80 anni, firma la regia di un film anomalo e interessante. La storia è quella dell’imprenditore Nicola Ranieri (bravissimo Pierfrancesco Favino), che cerca in tutti i modi di salvare l’azienda ereditata da suo padre: le banche gli chiudono le porte in faccia, finanziarie ai limiti dell’usura lo corteggiano, gli operai sono preoccupati, ma lui non vuole chiedere aiuto, per orgoglio o cecità, alla moglie o alla suocera, entrambe molto ricche. Contemporaneamente, il sospetto del tradimento della giovane consorte Laura (Carolina Crescentini), lo ossessiona sempre di più.

Ambientato in una Torino livida, spesso deserta e quasi senza colore (bellissima fotografia seppiata), con una svolta improvvisa alla fine e una conclusione sospesa, “L’industriale” ci racconta più del lato economico o della cornice di un sistema in crisi. Parla di rapporti irrisolti, figure paterne scomparse (il padre che non c’è più) o presunte (l’altro imprenditore di Andrea Tidona, l’operaio saggio e sornione di Gianni Bissaca), difficoltà relazionali e sentimentali. È la crisi dei rapporti umani, ancora prima che dell’impresa e dell’economia.

27/01/2012
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