Un secolo troppo presto

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Ieri, 28 marzo 2012, a Ivrea è andato in scena lo spettacolo Direction Home, di e con Le Voci del Tempo.

Davanti a centinaia di ragazzi delle scuole superiori di Ivrea (Gramsci e Olivetti) si è sprigionata tutta la poesia e la capacità narrativa artistica di Mao Gurlino, Marco Peroni e Mario Congiu cantori della Storia attraverso le canzoni (ci fosse stato Bob Dylan si sarebbe spellato le mani sentendo gli arangiamenti e l’esecuzione dei suoi brani)

 

Direction Home è la storia di Adriano Olivetti.

 

Marco Peroni la introcuce così: “è una storia che riguarda il passato e il presente e che speriamo riguardi soprattutto il futuro”.

Il futuro sognato dall’imprenditore e dall’uomo Adriano Olivetti (1901-1960), sognato così intensamente da riuscire a mixarlo con la realtà: ovvero lavorare con la comunità per dimostrare come fosse possibile una terza via tra la religione del mercato e quella dello stato. Così Ivrea rappresenta nel dopoguerra un laboratorio sperimentale nel quale la cultura diventa un tuttuno con il processo produttivo, la proprietà privata diventa mista, la fabbrica non è un fine, ma un mezzo di cui cercare in vario modo la socializzazione, la bellezza non è vissuta come un lusso e il business è semplicemente uno strumento per vivere meglio.

Ma “la luce della verità risplende soltanto negli atti, non nelle parole”, così vien voglia di conoscere queste azioni che hanno fatto della storia di Adriano Olivetti una storia tanto attuale proprio in questi tempi di crisi.

 

Diceva Olivetti: “il conflitto sociale e ideologico non si risolve con il compromesso fra le forze in campo, ma con la sintesi fra le idee”.

Per capire meglio come, è utile divorare (perchè non riuscirete a leggerlo diversamente) il fumetto tratto dallo spettacolo ed edito da BeccoGiallo “Adriano Olivetti, un secolo troppo presto”.

Perchè non è mai troppo tardi.

 

29/03/2012
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