Spreco Zero: utopia o unica via per uscire dalla crisi?

Articolo di Giulia D’Ottavio

 

Lo spreco di cibo che quotidianamente viene perpetrato dai supermercati, dalla ristorazione e soprattutto nelle nostre abitazioni è un meccanismo intrinseco nel mercato, così come si è strutturato negli ultimi decenni.

Come è possibile poter, non solo utilizzare in modo più solidale questo cibo sprecato, ma addirittura arrivare a nessuno spreco?

Andrea Segrè, docente di politica agraria all’Università di Bologna ha illustrato oggi, all’istituto Avogadro, il progetto Last Minute Market, che si pone come obbiettivo appunto quello di ridurre a zero gli sprechi di cibo.

Partendo dai supermercati, è possibile utilizzare i cibi in scadenza, che possono essere fruiti dalle persone senza potere d’acquisto, per unire l’eccesso delle aziende profit al bisogno associazioni no profit che si occupano della distribuzione.

Questo sistema, non solo crea una relazioni positive e solidali, ma è anche fonte di risparmio per i supermercati, che evitano i costi elevati dello smaltimento. Così facendo si ottiene un risparmio economico e ecologico e il mercato può dimostrare di avere del buono al proprio interno. L’Obiettivo ultimo del progetto è l’eliminazione degli sprechi. Per raggiungere questo traguardo è necessario un contributo della politica

 

12/04/2013
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