Scuola di Quartiere: Re-opening – seconda edizione
“Scuola di Quartiere: Re-opening” si prepara a una nuova edizione. L’iniziativa, dopo l’esperienza dello scorso anno, cambia luogo ma non gli obiettivi che si prefigge di raggiungere.
Nata in risposta alla chiusura degli istituti scolastici per l’emergenza Covid, il percorso vuole costruire una proposta educativa pensata dai giovani, in relazione con il territorio e la comunità educante tutta.
Novità di quest’anno, dal grande valore, è che questo progetto sarà ospitato proprio in una scuola.
Il Liceo “A. Einstein” di Torino, dal 14 al 25 giugno, aprirà i propri spazi per ragionare di scuola, di educazione, di cittadinanza.
Di seguito, riportiamo il “Patto Educativo di Comunità” redatto da tutte le realtà che hanno collaborato alla realizzazione di questa seconda edizione.
Scarica QUI il volantino con l’elenco degli incontri!
Scarica QUI il programma più dettagliato!
Per le iscrizioni ai laboratori -> https://scuoladiquartiere.acmos.net/
Guarda il video della prima settimana!
Guarda il video della seconda settimana!
Guarda l’album Flickr
SCUOLA DI QUARTIERE
Patto educativo di comunità
Liceo “A. Einstein” Scuola aperta
“La responsabilità è quel sentimento che trasforma la
libertà personale in impegno per il bene comune”
Luigi Ciotti durante Scuola di quartiere
Questa proposta è la conseguenza di quella straordinaria esperienza di rete e di territorio che è stata la Scuola di Quartiere nella sede della Circoscrizione 6 a luglio 2020 ed è una reazione a un anno dall’inizio della pandemia, che ha messo in luce i punti di forza e di debolezza della scuola.
La Scuola di Quartiere nasce da queste premesse:
- La scuola pubblica deve essere il primo presidio contro la povertà educativa e per questo deve essere una priorità politica e sociale tenerla aperta e garantire a tutti gli studenti un’esperienza di crescita e sviluppo delle della conoscenza di se stessi e degli altri e delle capacità relazionali e sociali;
- La nuova emergenza sanitaria ripropone un tema fondamentale per la democrazia: alla cieca obbedienza che si garantisce solo con la repressione bisogna contrapporre l’educazione alla responsabilità e la scuola ha un ruolo centrale su questo aspetto;
- Il distanziamento fisico e sociale richiede un recupero di socialità e prossimità, riflettendo su quanto l’epidemia di Covid abbia influito sul nostro modo di relazionarci con l’altro;
- La scuola deve essere anche esperienza di democrazia, ovvero un luogo dove confrontarsi e formare un libero pensiero affinando la capacità di argomentare le proprie opinioni e ascoltare quelle degli altri, di abituarsi alla mediazione del conflitto.
Pur riconoscendo la gravità dell’emergenza sanitaria, tanti si sono in questi mesi preoccupati dalle conseguenze della pandemia e delle misure di contenimento sulla scuola e sugli studenti, in termini di occasioni di socialità, convivenza civile e di educazione alla cittadinanza.
La pandemia ha fortemente compromesso la possibilità di sviluppare questi aspetti fondamentali non solo per gli studenti, ma per la salute della democrazia stessa. Si è rafforzata la consapevolezza e la volontà di riaprire una scuola che risponda a queste esigenze non come prima, ma più e meglio di prima.
La 2° edizione della Scuola di Quartiere intende quindi sperimentare negli spazi del Liceo “A. Einstein” la scuola aperta come esperienza di un territorio in grado di ripensare il ruolo della scuola e la sua proposta educativa, nella prospettiva di costruire un Patto Educativo di Comunità.
Questa edizione è rafforzata e promossa dal progetto NOE – Una comunità che educa, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, è ispirata e resa possibile dalla collaborazione con il MOVI e il progetto “Scuole Aperte e partecipate in rete”.
Si tratta di un’iniziativa che pur prendendo avvio in uno specifico territorio e istituto scolastico, nasce con l’intenzione di coinvolgere tanti altri soggetti, studenti di altre scuole in primis, e con la volontà di essere sperimentazione che sia replicabile in modo continuativo e in altri luoghi.
La rete coordinata volontariamente dall’associazione Acmos e dal collettivo Rinascimento Studentesco a partire da gennaio 2021 include: Circoscrizione 6, Scuola (dirigente, DSGA), rappresentanti dei docenti e dei genitori, un coordinamento ampio di studenti di diversi Istituti, terzo settore, volontariato e singoli esperti selezionati. Anche la Federazione nazionale insegnanti e la Consulta provinciale degli studenti sostengono il progetto.
La Scuola di Quartiere si terrà dal 14 al 25 giugno 2021, presso il liceo A. Einstein (via Pacini) in orario pomeridiano.
Si tratterà di due settimane di incontri, iniziative, eventi, attività, in presenza presso il liceo Einstein, organizzata da tutti i soggetti citati e rivolta agli studenti di tutte le scuole e a tutta la cittadinanza.
La prima fascia oraria (14:30-16:30) prevede incontri che riflettono e riprendono esigenze e desideri del territorio, provando quindi a rendere la scuola un centro civico che offre ai giovani e a tutti i cittadini opportunità e occasioni di impegno. Si alterneranno incontri tematici con ospiti, laboratori e corsi artistici e teatrali, e visite in alcuni luoghi significativi del quartiere.
La seconda fascia oraria (17-19) prevede ogni giorno assemblee plenarie relative al tema della scuola e del patto educativo di comunità, che coinvolgeranno gli studenti in dialogo con tutti i soggetti della comunità educante invitati come ospiti.
Durante tutta la durata della manifestazione saranno accessibili spazi di studio e lettura, e spazi dedicati ad alcuni temi specifici, a cura di diversi partecipanti e realtà del territorio.
Il simbolo della Scuola di Quartiere è uno zaino che conterrà le riflessioni salienti degli incontri e le intenzioni della comunità educante per il futuro, nella prospettiva di dettagliare un patto educativo di comunità che possa rendere la scuola aperta un’esperienza permanente.
Lo zaino sarà inoltre consegnato al Ministro Bianchi o a un suo collaboratore nella giornata conclusiva.
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