Sconfitta verde? Vittoria verde?

Grunen
In Germania si è votato, Angela Merkel ha avuto il suo tripudio, e i Verdi hanno preso una batosta: erano più o meno al 15%, e oggi sono al 9.
Dovrebbe essere un dato oggettivo, ma in realtà non lo è per nulla. La matematica è una cosa, la politica un’altra: spesso stanno agli antipodi.
Io credo che i verdi in Germania abbiano vinto. Non nel senso elettorale del termine, ma in un senso molto più alto: hanno portato a compimento la loro missione politica.
30 anni fa a Monaco di Baviera in visita ospite di amici tedeschi, facevo questa domanda:”Cos’è quella specie di campana appoggiata a terra, lì all’angolo?”.
Erano le prime campane per la raccolta differenziata del vetro.
Apprendevo così che a scuola veniva spiegato il tema della pioggia acida, e che ogni bambino aveva la possibilità di adottare un albero della Foresta Nera per monitorarne lo stato di salute.
30 anni fa.
Trenta.
In Germania l’ecosostenibilità è diventata una sfida politica, ed essendo stata messa a sistema è diventata una vittoria.
Da qui, il pensiero che i Verdi abbiano vinto, esaurendo così la loro funzione. Non spariranno (perlomeno me lo auguro), ma rimarranno lì a vigilare in un Parlamento che ha votato in questi decenni leggi efficaci a tutela dell’ambiente. E nel caso in cui la sostenibilità ambientale fosse derubricata dall’agenda istituzionale, sono certo che dal 9% balzerebbero al 20, così come è stato in passato.
Se si potessero ingaggiare i politici stranieri come si fa con i calciatori, dovremmo impostare una campagna acquisti massiccia, perchè da noi avremmo bisogno di un partito dei Verdi al 60%.

 

27/09/2013
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