Adest: da Sarajevo a Srebrenica

la carovana incontra il viceambasciatore italiano in Bosnia poi parte per Srebenica dove giungerà nella notte

 

Quinto giorno. I carovanieri, dopo un incontro con l’ambasciata italiana in Bosnia, raggiungono nella notte Srebrenica. Articolo di Simone Poté

 

21 agosto 2014 ore 8, Sarajevo: sveglia presto per poter visitare la prima mostra permanente sul genocidio di Srebrenica con fotografie originali di Tarik Samarah in cui sono ritratte più di 600 vittime e immagini della vita quotidiana degli abitanti della città dopo la strage, nei campi profughi. Alle 10 siamo subito partiti alla volta di Ilidža per conoscere il centro di Spajalica-Kult, nato nel 2008 dal recupero di un edificio in rovina e dall’intento di aiutare i giovani dai 15 ai 30 anni (anche se in realtà il centro é aperto a chiunque fornendo in particolare delle sale dedicate ad attività ludiche per i bambini,spesso figli degli stessi giovani frequentanti il centro) con corsi di lingue, danza, musica per stimolare la creatività ma anche per fornire competenze in vari settori. L’associazione é coinvolta in numerosi progetti sia a livello nazionale che internazionale e ha, inoltre, contribuito a creare una legge atta a regolamentare gli scambi di volontari tra Bosnia e altri Stati. Vesna Filipović, responsabile di Kult, ci ha poi accompagnato all’incontro con l’ambasciata italiana di Sarajevo, organizzato da Sabina Nuhefendić, collaboratrice di Rime, che ha reso possibile l’intera esperienza. Qui abbiamo discusso con il vice ambasciatore Stefano Stucci sulla situazione problematica del paese, legata alle conseguenze degli accordi di Dayton del 1995 che impone, ad esempio, al Paese una Costituzione non scelta, quindi, dai cittadini. Tutte le realtà che abbiamo incontrato auspicano una modifica sostanziale di questo apparato legislativo anche perché per qualsiasi azione occorre l’unanimità delle tre presidenze (croata, serba, bosniaca). Alle 18 ci siamo messi in viaggio verso Srebrenica raggiunta finalmente alle 23 (in Bosnia Erzegovina non ci sono autostrade!) dopo intoppi vari:carovanieri malati, apparenti perdite di benzina e tanto altro. Salutiamo calorosamente Anselmo Luisi che torna in Italia per altre avventure.

Stay tuned…

 

Adest è una carovana a cui stanno partecipando le associazioni Rime, Uva, PrendiParte e Acmos, esperienze che danno vita al WeCare, il co-brand che raccoglie sotto di sè 9 associazioni in 6 differenti regioni italiane. Il motto We Care significa “ci sta a cuore” e attualizza le parole di Don Milani. Ai ragazzi delle associazioni del We Care sta a cuore la democrazia nel nostro paese. Questi hanno deciso di far parte di un unico movimento nazionale per promuovere cultura di cittadinanza.

 

Leggi i report precedenti:

Adest: giorno 1

Adest: giorno 2

Adest: giorno 3

Adest: giorno 4

22/08/2014
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