Quel treno per la Polonia

Proprio in questi giorni si svolge, per il quarto anno consecutivo, il progetto del Treno della Memoria. Quest’anno, grazie agli sforzi di Terra del Fuoco, al lavoro delle anguille e del Centro Studi, i treni sarano tre, oltre all’esperienza di Flare della scorsa settimana. Centinaia e centinaia di ragazzi visiteranno il campo di sterminio di Auschwitz, vedranno con i loro occhi il grande buco nero del ‘900, che inghiottì centinaia di migliaia di persone, poche delle quali sopravvissero. Quest’anno si è scelto di visitare anche il padiglione dei deportati italiani ad Auschwitz, inaugurato nel 1980, e ancora recentemente al centro di discussioni sulla sua funzione (questo articolo è apparso lunedì sulla stampa). Inoltre, al ritorno dal Treno, in molte scuole in cui lavoriamo, si dedicherà un’aula a una vittima della violenza nazifascista, scelta dai ragazzi. Il grande lavoro di preparazione e ricerca lo trovate sul sito www.storiesongeographies.eu
Ogni anno la visita ad Auschwitz ci interroga, ci sconvolge e distrugge, occasione per rinnovare il nostro impegno e conoscere ciò che è accaduto, affinche non si ripeta.

24/01/2008
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