Proposte per la scuola pubblica

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La scuola pubblica è uno dei tratti somatici fondamentali per una democrazia. Lo sapeva Piero Calamandrei, che nel 1950 ammoniva i suoi contemporanei del pericolo di un suo smantellamento. Oggi quest’istituzione è in crisi, non c’è bisogno di un’analista per accorgersene. La televisione, la mamma di tutti gli Italiani, sembra essere riuscita a diventarne addirittura la professoressa, aiutata anche da pericolose proposte di riforma della scuola pubblica. Chi resiste senza abbarbicarsi al ritornello del “non ci sono più i giovani di una volta” prova a fare quadrato e formulare delle proposte che possano far emergere un altro tipo di scuola. Acmos sta provando ad incarnare questo tipo di atteggiamento, per questo motivo è stato organizzato quel tavolo di riflessione sulla scuola pubblica, al quale sono stati invitati tutti gli addetti ai lavori, compreso l’assessore Gianna Pentenero. Da questo primo incontro è stato redatto un documento che individua tre proposte concrete:

  • Un piano generale di verifica, monitoraggio e intervento sugli edifici scolastici, avendone a cuore non semplicemente la sicurezza, ma anche l’adeguatezza strumentale e la gradevolezza.
  • Un piano generale di formazione e sostegno permanente rivolto agli insegnanti in tema di innovazione didattica e di promozione della partecipazione alla conduzione partecipata della scuola stessa.
  • Un piano generale di formazione e sostegno rivolto agli studenti in tema di educazione alla cittadinanza, che tenga conto di prassi consolidate quali il progetto SCU.TER. (Associazione ACMOS) e l’offerta di Libera.

Una voce forte da parte di un pezzo di mondo dell’educazione piemontese.

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11/05/2009
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