Prima le primarie

120 persone tra singoli cittadini ed enti.
18 realtà del terzo settore torinese: Acli, Acmos, Terra del Fuoco, Gioc, Unilibera, Coop Soc Arcobaleno, Gruppo Abele, Consorzio Abele Lavoro, Acqua coordinamento referendario Torino, Donne per la difesa della società civile, Animazione Valdocco, Goaling, Rete Radio Resch, Orme, Comitato Beni Confiscati Libera Piemonte Onlus, Coop Welaika, Coop Nanà, Legautonomie.
6 presidi di Libera.
5 gruppi di riflessione, confronto e proposte.

Questi alcuni numeri della serata di ieri, 19 maggio 2010, primo momento pubblico per la piattaforma L10TORINO.

Presto sul blog, troverete tutte le sintesi di ogni gruppo. Intanto ecco il primo esito del nostro confronto.

 

 

PRIMA LE PRIMARIE

Verso l’elezione del un nuovo Sindaco di Torino



C’è un “partito” in crescita vertiginosa nel nostro Paese: quello degli astenuti.

Rinunciare a prendere parte alle votazioni, significa rinunciare all’esercizio della sovranità popolare previsto dall’articolo 1 della Costituzione. Significa che a perdere di consenso è la democrazia come tale.

Quando la cultura democratica declina, la Repubblica stessa è destinata a svuotarsi, a ripiegarsi, a morire.

Quale forza politica può permettere che questo accada?

Le cause di questo fenomeno perverso sono complesse e non vanno semplificate. Ma ci sono almeno due motivi fondamentali, concatenati e trasversali.

Il primo: la riduzione degli spazi reali di partecipazione per i cittadini. La eliminazione della “preferenza” è la punta dell’iceberg di una cultura politica che diventa sempre più autoreferenziale, chiusa in se stessa: una casta che si auto riproduce e che lascia al cittadino il ruolo del televotante dell’Isola dei Famosi.

Il secondo: la conseguente perdita di credibilità dei candidati. Nessuno crede più nella forza di un pugile, quando scopre che gli incontri sono preparati a tavolino: la dialettica politica quando è sana, appassiona perchè fa emergere i valori reali delle persone che si candidano a governare, quando invece è svilita al rango di un casting per veline, appassionarvisi è davvero puerile.

Per queste ragioni Libera chiede a tutte le forze politiche, che si contendono la poltrona di Sindaco, di individuare i propri candidati attraverso il meccanismo delle primarie.

Crediamo infatti che le “primarie” rappresentino quanto meno una scelta di buona volontà.

La buona volontà di chiamare i cittadini ad essere protagonisti nel processo di selezione della classe politica, che porta con sé una rinnovata urgenza in capo alla classe politica stessa di dare il meglio di sé. Anche a costo di guardare “fuori” da sé.

Con questa prima proposta Libera a Torino da concretezza al proprio coinvolgimento nella già ribollente campagna, che porterà alla elezione del Sindaco nel prossimo 2011.


decisione assunta

nell’assemblea del 19 maggio 2010

per Libera

Davide Mattiello






20/05/2010
Articolo di