Mussolini non è più cittadino onorario di Torino

Video di Simone Bauducco

 

Lunedì 31 marzo è stata revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.

Acmos ha partecipato al presidio organizzato in concomitanza con la discussione in consiglio comunale della mozione proposta da esponenti di Pd e Sel relativa alla revoca della cittadinanza onoraria torinese a Benito Mussolini. La proposta di revoca ha trovato ampio sostegno da parte dell’Anpi, ma in Sala Rossa è stata anche oggetto di polemiche e minacce di ostruzionismo (come quelle sollevate da D’amico, consigliere di Forza Italia e guardia d’onore alla tomba del Duce a Predappio)

La delibera che concesse la cittadinanza torinese al Duce è stata scoperta di recente tra gli archivi del Comune ed è datata 11 maggio 1924; a concederla fu il Regio Commissario, ritenendo che fosse necessario tributargli, come si legge nel provvedimento, «l’omaggio più solenne, ed ascrivere ad alto onore di riconoscere come cittadino suo Benito Mussolini»

 

La cittadinanza onoraria a Mussolini secondo gli storici

Tra gli storici c’è chi, come Claudio Dellavalle, considera il conferimento alla stregua degli altri casi che hanno riguardato nello stesso periodo storico diverse città italiane: un gesto comune, un atto dovuto in epoca fascista; lo storico De Luna, invece, attribuisce al caso torinese una propria specificità, considerandolo anche un atto di “riparazione” per l’antifascismo dei suoi cittadini, i quali in seguito riserveranno a Mussolini una tiepida accoglienza (come accadde durante la visita alla Fiat di Mirafiori nel 1939).

 

I precedenti negli altri comuni

Il dibattito sulla revoca della cittadinanza onoraria al capo del regime fascista ha precedenti in altre città italiane. L’amministrazione comunale di Ravenna ha confermata il titolo conferito a Mussolini, giustificando questa scelta come un modo per preservare la storia. Fortunatamente altre città italiane hanno scelto la strada della revoca: i due esempi più importanti sono Bologna e Firenze. Tornando in Piemonte, è lodevole la recente iniziativa di Torre Pellice, che ha cancellato la cittadinanza onoraria a Mussolini e, nello stesso giorno, l’ha conferita a 50 stranieri tra gli 0 e i 18 anni residenti nel Comune.

 

 

01/04/2014
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