Padre Solalinde e i pellegrini inconsapevoli.

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Ho ascoltato un prete messicano, Padre Solalinde, nel corso di una conferenza stampa organizzata da Amnesty International.

Credo valga la pena di leggere quello che ha detto. Lo credo davvero.

(Per ascoltare l’audio CLICCATE QUI – Grazie ad Angela Ambrosino per la traduzione dallo Spagnolo all’Italiano)

 

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Buonasera a tutti.

Per me è una grande opportunità essere con voi. Come sapete siamo anche noi latini, e ci sono molte cose che avvicinano Italia e Messico: sono paesi culturalmente molto vicini.

Il  Messico sente un grande affetto e considerazione per l’Italia per molte ragioni; tuttavia oggi  con molto rammarico devo condividere con voi il fatto che la situazione del Messico non è molto buona: non per i visitatori.

Stiamo condividendo lo stesso tempo e lo stesso mondo, così abbiamo problemi comuni. Ci stanno succedendo cose che devono essere considerate nel loro aspetto globale. E’ certo che  siamo di fronte a un’ era, un’ epoca che sta fuggendo. In questa epoca di istituzioni, di sistema, di valori e di pensieri, stiamo ormai fuggendo anche noialtri. Stiamo vivendo un cambio di epoca, io lo vedo davvero. Un segnale molto importante di questo cambiamento sono i migranti. Permettetemi di dirvi che nonostante si tratti di una migrazione di persone impoverite a causa del sistema neoliberale e capitalista e anche, di persone ignorate dalla società attuale i migranti sono una popolazione molto importante perché, senza saperlo, stanno realizzando una missione. La missione di salutare un mondo che non è includente e abitabile da tutti, un mondo concentrato in poche mani. Non è possibile che l’1% dell’umanità si ostenti come detentore legittimo del potere e della maggior parte della ricchezza mondiale.

Questo non è morale non è giusto e non è logico.

I migranti sono apparentemente illegali. In Messico no. In Messico se un immigrante arriva è semplicemente irregolare dal punto di vista amministrativo. Ma all’attraversare la frontiera con gli Stati Uniti essi diventano illegali.

Una legge che hanno fatto alcuni per approfittarsi di tutti.

Io vorrei,  che provaste a comprendere e a mettervi nei loro panni, non nei panni delle vittime ma nei panni di queste persone che stanno iniziando una nuova epoca, che stanno aprendo un nuovo mondo.

Queste persone non le può fermare nessuno, nessuno al mondo può fermare la migrazione nè le barriere fisiche nè le barriere mentali, e tantomeno quelle barriere che abbiamo nel cuore.

Nessuno li può fermare, nessuno può fermare il flusso che è iniziato e il nuovo muro che stanno realizzando gli Stati Uniti  non serve a niente, anche se è molto sofisticato: è uno spreco di denaro inutile.

Non solo questo non trattiene gli emigranti ma, e  questo è una buona notizia, i migranti non sono un problema. Non sono un problema ma sono una grande opportunità, un salvavita per questa società e per questo sistema che sta affondando.

La chiesa cattolica è stata nel mondo una istituzione , un fattore di stabilità mondiale. Oggi purtroppo non lo è più. Oggi è in crisi. E’ in crisi perché non ha il potere, l’autorità morale che aveva prima. Oggi, possiamo dire che ci sono istituzioni con autorità morale molto forte a livello mondiale, come lo è Amnesty International.

La voce profetica della Chiesa che dovrebbe farsi sentire, è sostituita da giornalisti, da Amnesty International e altri. I migranti non chiedono permesso, sono altamente sovversivi. E continueranno ad esserlo perchè questa è la loro natura. Io vorrei che rifletteste su questo: se violentassero il vostro mondo, se le organizzazioni internazionali si accaparrassero le vostre risorse, il caffè, la frutta, il mais… e da essere padroni delle vostre risorse passare essere semplici schiavi economici, senza neanche avere il privilegio di poter progredire. Avere una vita senza nessuna qualità, al livello minimo di sussistenza. Se nel vostro stesso paese di origine, le istituzioni non si occupassero di proteggervi nè tanto meno i governi, e la chiesa (con le dovute eccezioni)…  E’ comprensibile quindi che essi pensino “Perchè devo fermarmi qui?”.

Partono quindi alla ricerca di un sogno, di una utopia  un mondo che non hanno mai visto. Ma devono passare per un posto terribile che è il Messico. Se riescono a sopravvivere a questa prova cominciano a pensare che il loro sogno è possibile. Tuttavia quando arrivano negli Stati Uniti, si rendo conto che questo sogno è in realtà un incubo.

Ma la loro ricerca, la loro illusione è legittima. Loro hanno una missione. Questa missione, anche se non lo sanno, di costruire un mondo nuovo.

Questo nuovo mondo deve essere un mondo ugualitario, includente. Un mondo dove a tutti si possa dare il benvenuto. E’ vergognoso che vivendo in questo mondo, che è proprietà unica di Dio, i figli debbano soffrire la fame, non possano avere una casa, non possano essere amati e si sentano come estranei nella loro stessa casa.

I migranti stanno muovendo le coscienze, sono un fuoco trasversale che sta illuminando tutto quello che non funziona, tutto il nostro egoismo.

Sono anche uno specchio. Sapete perchè le società avanzate, gli Stati Uniti hanno tanta paura degli immigrati? Anzi io direi che gli Stati Uniti non hanno paura, sono terrorizzati dai migranti, perchè essi sono uno specchio di quello che siamo, sono la miglior denuncia di quello che abbiamo fatto con gli essermi umani. Essi sono la miglior prova di come questo mondo si è trasformato diventando egoista ed escludente.

Ma i migranti sono anche una speranza, per questo dico che sono una opportunità; quando gli Stati Uniti chiudono le loro porte e dicono, non vogliamo che entriate, stanno chiudendo la porta a Dio. Perdonatemi ma io sono credente e credo che Dio viva in ciascuno di noi, ed è per questo che siamo esseri sacri.

Questa società escludente si ferma  chiusa verso il suo unico idolo che è il denaro. Questo idolo sta distruggendo la società, ogni giorno le fa perdere spiritualità. Il mondo sta perdendo spiritualità e gli emigranti sono coloro che portano questa spiritualità.

Sono le persone che non litigano per la religione ma ti danno testimonianza del loro amore per gli altri. Nessuno ama di più di coloro che danno la vita per coloro che amano e gli emigranti danno la vita per le persone che amano e sono capaci di sopravvivere al Messico. Il Messico è un paese in cui lo stato dice che il paese è all’altezza della tutela dei diritti umani dell’Europa e degli Stati uniti , ma noi sappiamo che dentro la frontiera del Messico è un vero caos rispetto ai diritti umani. E questo mondo non lo devono comporre solo il Messico, gli Stati uniti o l’Italia. Dobbiamo costruirlo tutti insieme.

Nel mondo della globalizzazione i piccoli singoli paesi non contano più. Oggi dobbiamo considerare che dobbiamo creare una società veramente globalizzata e solidale che sia ben organizzata.

Ovviamente la prima cosa che dovrà mutare è il sentimento della proprietà.

Grazie per avermi accolto qui e per aver potuto condividere con voi ciò che mi hanno insegnato gli emigranti. Loro ci stanno dicendo che davvero vale la pena mettersi in gioco e reinventarsi mentre proseguiamo il nostro cammino.

21/10/2013
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