Nowhere special

John (J. Norton), trentaquattrenne irlandese, fa il lavavetri: pulisce vetrine di negozi e finestre di abitazioni. Ha un figlio piccolo di nome Michael (D. Lamont), la donna da cui lo ha avuto non c’è più da tempo. Però John sta male e sa che non c’è molto tempo: insieme ai servizi sociali cerca una famiglia a cui affidare il figlioletto. Non è facile, tuttavia: come si fa a scegliere bene chi si prenderà cura di tuo figlio, dopo la tua morte, comunque non tanto lontana? Come si prepara un bambino alla morte del padre? Così, tra la quotidianità dei due e l’incontro con possibili nuovi genitori per Michael, scorrono le giornate.

Uberto Pasolini (chi ha visto il suo “Still life” non può essere rimasto indifferente), scrive e dirige una pellicola, ispirata a una storia vera, che ha una trama estremamente semplice. Eppure usa finezze notevoli, più attraverso lo sguardo di John che con le parole, senza alzare la voce, nè cercando la lacrima facile o scontata. Ciò non significa che non si pianga, anzi, meglio essere preparati!

I due interpreti sono perfetti, difficile trovare un neo in questo piccolo film poetico.

Struggente e imperdibile.

 

09/12/2021
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