Noi crediamo




Torino si è svegliata con un migliaio di manifesti affissi sulle mura del centro.
Durante la notte circa 50 giovani Acmos, confondendosi tra le tante persone che affollavano le vie e le piazze, hanno affisso copie di una lettera aperta dal titolo “Noi crediamo”. Un’azione dimostrativa con un unico scopo: dire a chiare lettere che esiste un’Italia, fatta di giovani, che vuole prendersi sulle spalle la nostra Nazione; partendo dalla memoria per contribuire al presente.
I ragazzi di Acmos si fanno promotori di un testo che riassume le ragioni per le quali oltre 200 giovani hanno deciso di contribuire alla crescita del nostro paese, convinti che l’identità nazionale abbia bisogno di una memoria collettiva, da cui ripartire con fierezza per generare un futuro che possa assomigliare ai propri sogni. La lettera aperta è rivolta al Presidente della Repubblica e a tutti i cittadini. Il lavoro che ha portato alla stesura di questo documento è iniziato a settembre, all’interno di 12 gruppi chiamati Gec.
Ogni anno i Gec svolgono una campagna, quest’anno il suo titolo è “Forza Italia!”.
Su www.noicrediamo.it è possibile vedere tutti i materiali elaborati.



NOI CREDIAMO

Italia
la nostra occasione

17 Marzo 2011

Noi crediamo
che l’Italia sia un tesoro
fatto della lingua che serve a fondare l’uguaglianza tra le persone
fatto della cultura dei diritti esigibili e dei doveri solidali
fatto della Costituzione che ci rende sovrani, insieme
fatto del lavoro, cuore del nostro legame sociale

Noi crediamo
che l’Italia debba essere fiera
dei giovani che non se ne vanno, cercando di farla migliore
dei magistrati che applicano la legge, nello spirito di giustizia della Costituzione
dei giornalisti che tengono gli occhi aperti, tenendoci la coscienza accesa
dei testimoni di giustizia che ci ricordano il prezzo della libertà
degli insegnanti e degli educatori che coltivano il futuro

Noi crediamo
che l’Italia debba fare memoria
dei dodici professori universitari che rifiutarono di giurare al fascismo
perché profeti di liberazione e dignità
delle migliaia di persone annegate davanti alle coste italiane
perché siamo tutti di passaggio e la Terra non ha padroni

*i giovani di Torino danno così il benvenuto al Presidente della Repubblica
e a tutti coloro che verranno quest’anno a Torino per celebrare i 150 anni del nostro Paese


17/03/2011
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