Napoli velata

Adriana (G. Mezzogiorno) incontra Andrea (A. Borghi) a una festa a casa della zia. Finiscono a letto insieme e dopo una notte di intensa passione, al mattino, si danno appuntamento per le 18 di quello stesso giorno. Andrea non si presenta, il giorno dopo Adriana, che di professione fa l’anatomopatologa, si trova il cadavere del suo giovane amante in obitorio. Chi l’ha ucciso e perchè? Adriana è sconvolta dall’episodio e continua ad avere allucinazioni, in cui vede Andrea camminare in giro per Napoli. Ma siamo sicuri che siano solo visioni?

Ferzan Ozpetek dirige un film che incrocia diversi generi e, purtroppo, ha uno spunto di partenza molto interessante che via via si scolora e si perde, fino a una conclusione sospesa e incomprensibile. La storia mescola il giallo e il melodramma, con passaggi grotteschi (la maga, la festa iniziale, le amiche della zia), e fantasmi del passato di Adriana che riemergono: il tutto sotto il segno dell’ambiguità quasi morbosa di ogni personaggio. Sarà anche stato voluto, ma il risultato non è all’altezza delle aspettative, Ozpetek non è Almodovar, nè Hitchcock e l’esito è infelice. Peccato per gli interpreti, indubbiamente bravi e con un cast molto femminile, ma il film non funziona.

 

29/12/2017
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