Macerie di democrazia – L'Aquila chiama Italia [video]


Più di 20mila persone sotto la pioggia. Una giornata dal valore speciale di impegno e lotta per vedere garantiti i propri diritti. “Macerie di Democrazia”, manifestazione tenuta sabato all’Aquila – alla quale una delegazione piemontese di Libera ha partecipato – racconta la cronaca di un popolo ferito dal sisma prima, e tradito dallo Stato poi. Ma che ha saputo reagire chiedendo ai decisori di coinvolgere la popolazione nella ricostruzione, di garantire tempi e stanziamenti chiari per far rinascere una città stupenda, come quella dell’Aquila. Perché L’Aquila, dopo oltre 590 giorni dal sisma che ha colpito l’Abruzzo,  rimane una città fantasma. Poco è stato fatto e il centro storico rimane un cumulo di macerie, un susseguirsi di edifici “rattoppati” da interventi precari, la mancanza di progettualità che porta il capoluogo ad essere un deserto di calcinacci. Il popolo aquilano non molla, scalpita e chiede di far rinascere una città amata, di arte e cultura.




23/11/2010
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