Lettera dei giovani per Barriera di Milano

A fronte delle ultime uscite giornalistiche in riferimento al quartiere Barriera di Milano, che ormai da oltre vent’anni presidiamo, i giovani che spesso incontriamo tramite i nostri progetti hanno voluto spendere due parole per dare la loro rappresentazione del quartiere.
Qui di seguito la lettera scritta dai giovani di Barriera!

“Siamo un gruppo di ragazzi nati e cresciuti in Barriera di Milano e che non si sentono definiti dagli stereotipi che da molto tempo vengono utilizzati per descrivere il nostro quartiere ed i suoi abitanti. Abbiamo perciò deciso di provare a prendere la parola e raccontare cos’è per noi Barriera.

È vero: il nostro quartiere è molto popoloso, eterogeno, ricco di fragilità e delle problematiche che a queste si accompagnano, non bisogna nasconderlo. Ma proprio perché complesso, per raccontarlo è necessario prenderne in considerazione tutte le peculiarità, e descriverlo sotto tutti i punti di vista che lo caratterizzano.

Se narrato in questo modo, il nostro quartiere non risulterà così diverso da altre zone di Torino: composito e vitale come la città in cui viviamo. Come la società in cui viviamo.

Allora perché sempre Barriera? Perché sempre Lei al centro delle cronache?

Perché i capri espiatori fanno comodo, e Barriera di Milano lo è ormai da tempo. Le sue fragilità e la presenza di famiglie straniere hanno reso facile farlo diventare LA zona pericolosa e problematica per antonomasia, abitata da delinquenti e fannulloni. In una parola: dagli irrecuperabili.

È perfino superfluo dire che queste descrizioni non rappresentano la Barriera che conosciamo e viviamo tutti i giorni: un quartiere ricco di realtà, associazioni e singoli che creano opportunità e curano spazi di aggregazione e socializzazione per tutti i suoi abitanti. In breve, persone che si prendono cura le une delle altre.

Insomma, nel bene e nel male, Barriera di Milano è Torino e Torino è Barriera di Milano. Purtroppo, però, la “Città” sembra troppo spesso dimenticarsene.”

I giovani coinvolti nella stesura della lettera, sono alcuni dei giovani aggregati dall’associazione ACMOS attraverso il progetto “Giovani al centro della periferia”. Il progetto è realizzato con il contributo del “Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese” e in collaborazione con la “Regione Piemonte – Direzione Sanità e Welfare Settore Politiche per i bambini, le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale”

13/03/2021
Articolo di