"La mafia al Nord non esiste"


Contro la tesi del negazionismo. Se fino a oggi è stato costume negare la tesi che dice che nelle regioni del Nord Italia la mafia ha da tempo trovato un terreno fertile per i suoi investimenti e affermare contrariamente che “la mafia al Nord non esiste”, sembra che qualcosa stia cambiando.
La giunta regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità un programma che la porterà a darsi in tempi brevi una legge quadro contro le infiltrazioni mafiose.
Tecnicamente questa legge prevederà l’adozione di un conto corrente unico per gli appalti pubblici, azioni a sostegno delle vittime di mafia e percorsi formativi per agenti di polizia e amministratori. In più sarà creato dalla regione un fondo col quale potenziare l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati.
Tempi previsti per stilare il documento son trenta giorni più quelli che serviranno per una seconda analisi prima della Commissione e poi del Consiglio Regionale.
Verrebbe da dire contro le voci grosse che allora la mafia al Nord esiste eccome, soprattutto considerato il fatto che il modello da cui si svilupperà la legge per la Lombardia è quello che è stato già approvato in Piemonte nel 2007.
Dunque l’antimafia al Nord non è più un affare limitato alle aule giudiziarie, entra anche in quelle della politica. Ma non facciamo allarmismi o sensazionalismi come sostiene Giulio Cavalli, consigliere regionale lombardo dell’Italia dei Valori, quel che serve sono “meno sedute straordinarie del Consiglio Regionale e più lavoro quotidiano”.


06/10/2010
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