La Democrazia s.p.a. secondo Silvio

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Immaginate per un solo istante che le reazioni alla condanna milionaria inflitta al Gruppo Fininvest, per la torbida vicenda di mazzette e corruzioni legate al Lodo Mondadori, siano una rapprentazione teatrale della Democrazia italiota. Usate la fantasia, per un solo istante. Analizzate il tutto con la chiave di lettura più consona alla rappresentazione teatrale. Niente cronaca spicciola, niente dati di fatto. Prendete solamente l’assurdo e trasformatelo in normalità. Pochi suggerimenti, una sorta di manuale per l’uso, adatto a leggere questi ultimi giorni di cronaca politica italiana sotto un’altra lente. Inutile infierire sul “corresponsabile di corruzione”. Soffermiamioci sulle reazioni, modo utile per comprendere quanto sia influente il ruolo svolto da Silvio Berlusconi nella rivoluzione dell’etica, della politica, dell’impresa. Un uomo solo, per il quale la legge è uguale, ma non la sua applicazione. Così almeno vanno dicendo i suoi avvocati legislatori.

Allora una condanna di primo grado emessa da un tribunale civile, con relativa pena pecuniaria, innesca un valzer di dichiarazioni allucinati. Golpe, sovvertimento del voto popolare, giustizia a orologeria, grande manifestazione di piazza. Spolverata la terminologia da anni di piombo, i fedelissimi del cavaliere sono passati all’attacco, delegittimando – ancora una volta- il lavoro svolto dalla magistratura. In teoria, la reazione naturale sarebbe stata quella di ricorrere in giudizio alla sentenza per dimostrare la propria innocenza. Passo naturalmente fatto, accompagnato dall’ormai classico accanimento contro magistratura bolscevica. Ma niente sembra essere normale quando si parla di Silvio Berlusconi.

Cicchitto, vecchio massone piduista, ora zerbino del grande capo ( solo nei giorni pari, in quelli dispari ci pensa Capezzone) invoca la grande manifestazione di piazza. Progetto che, involontariamente, sottolinea l’enorme problema generato dal conflitto d’interessi in salsa berlusconiana.

Parliamo di una sentenza di condanna pecuniaria a carico del Gruppo Fininvest, non di un colpo di stato in stile sudamericano. Due sono le cose: o concedere il voto al centrodestra porta ad essere azionisti Mediaset, oppure il senso della manifestazione trova spiegazione nella grottesca rappresentazione teatrale della Democrazia s.p.a italiota.

Ho pagato il biglietto. Voglio vedere un altro spettacolo sul palco.

 

07/10/2009
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