L10 e la Scuola di Politica


L10 Torino. La posta in gioco, in definitiva, è questa. La scuola di Politica dedicata a Renata Fonte ha cominciato a rifletterci lunedì sera scorso. Mentre fuori impazzava il diluvio, ci siamo ritrovati a discutere dei temi da proporre, ai prossimi candidati alle elezioni comunali, in primis ai candidati sindaci. Parlare, quindi, di edilizia, di piano regolatore, di trasparenza amministrative e politiche giovanili, di scuola dell’obbligo e “variante 200”. È solo l’inizio di questo percorso, che non si esaurirà nella Scuola di Politica, ma sarà certamente più ampio e spalmato nel tempo: infatti, il rinnovo dell’amministrazione comunale avverrà nella prossima primavera. Il prossimo appuntamento, che sarà pubblico e aperto alla cittadinanza, sarà mercoledì 19 alle ore 21, alla Fabbrica delle E. L10 sarà la nostra occasione, per interrogare la politica, per condizionare il dibattito, per provocare i candidati, per provare a metterci in gioco. Sarà una sfida con cui misurarci, per studiare meglio gli elementi di governo della nostra città e provare a conoscerli meglio. State in campana e se vi sentite ispirati, proponete idee sul blog!


Intanto…ecco tutto ciò che la scuola di politica Renata Fonte ha partorito nella sua prima serata (10 maggio 2010) di riflessione concreta su L10 Torino.



Spunti Generali

Lavorare sulle Competenze del Comune di Torino
Far emergere le specificità  associative di Acmos e Libera

Considerare la realtà di partenza: i problemi di bilancio per non sottovalutare il dato delle risorse scarse

Temi trasversali come la sicurezza,  la legalità, la redistribuzione economica (attraverso i servizi!!!) sono al centro delle nostre riflessioni.

Si sente l’esigenza di guardare ad un modello di società metropolitana di riferimento, cominciando dallle politiche di gestione dell’immigrazione.

Abbiamo raccolto in alcune macro aree i contributi nati con il più classico dei brainstorming:



ETICA E POLITICA
In primis il monitoraggio dei percorsi che portano alle candidature

Poi la trasparenza amministrativa partendo da bilanci più accessibili per la cittadinanza.

Contratto pubblico: lavoro nero, trasparenza, pubblicazioni dettagliate degli esiti delle gare, inserimento di clausole nei bandi che permettano di incentivare il lavoro giovanile e la loro formazione, miglior pubblicità delle gare ed anche dei lavori (partecipazione delle cittadinanza), controllo dello stato di  avanzamento lavori.
delicato il ruolo e  le funzioni delle partecipate e nomina dei CDA: anche qui chiediamo maggior trasparenza.

Ruolo delle circoscrizioni e funzionamento delle commissioni :  l’ottica è quella di una maggior inclusione della cittadinanza anche attraverso questi spazi e strumenti.
Riassegnazioni dei beni confiscati: che il comune faccia fino in fondo tutto ciò che è in suo potere per agevolarle.



AMBIENTE

La“Bellezza” nella gestione degli spazi cittadini è la partenza migliore.
Ci piacerebbe incentivare la raccolta rifiuti porta a porta.
Migliorare la rete dei trasporti pubblici garantendo un servizio di bus notturni che declini anche così il concetto di sicurezza.
Sulla Viabilità. un occhio all’urbanistica con piani regolatori specifici e non uno generale. Il tutto con la massima trasparenza e con processi di partecipazione e di pubblicità che permettano la consapevolezza delle scelte strategiche (soprattutto rispetto ai grandi cambiamenti)
La spinosa questione dei parcheggi a pagamento: aumentano le ZTL ed aumentano i costi. Cerchiamo una politica alternativa per risolvere il problema del traffico e dell’inquinamento…
Più genericamente l’esigenza è la sostenibilità: occhio a tutto ciò che è pervasivo per i cittadini (difendiamo i BENI PUBBLICI)
Perciò occorre  ad esempio incentivare l’edilizia sostenibile, inserendo apposite clausole nei bandi o con agevolazioni per le imprese.



LAVORO E SVILUPPO
Una seria programmazione economica nell’ottica dei 5 anni: per esempio incentivando le piccole attività commerciali (centri commerciali all’aperto) attraverso la creazione di reti territoriali sfruttando quelle circoscrizionali.
Un’attenzione doverosa per le fasce più deboli: strumenti per sedersi più forti ai tavoli con i grandi gruppi imprenditoriali (motorola, fiat…)



EDUCAZIONE
con un’occhio all’inte(g)razione ed uno all’orientamento
Promuovendo il mondo della Cultura (arte musica e spettacolo: non solo grandi eventi, ma rendere possibili percorsi di partecipazione continua) e poi soprattutto la Scuola: asili nido (liste di attesa preoccupanti) ed in particolare l’orientamento e  la didattica  per le scuole materne, elementari e medie.

Sulle politiche culturali ci interroghiamo sulla gestione e sull’incisività.



POLITICHE SOCIALI
soprattutto in periferia: potenziamento dei servizi sociali e degli ufficio di collocamento.
Casa, ma più di tutto Diritto alla Casa: a partire dalle seprienze di mix sociale, passando per il miglioramento  della gestione del servizio case popolari, fino a prevedere interventi per dare valore alle rappresentanze sindacali per gli inquilini e creare un coordinamento delle abitazioni popolari.
Intervenire sugli spazi di aggregazione: sia fisici e  sia nel senso di servizi come il CENTRO GIOVANI…



PIANO INTERNAZIONALE
quali possibilità di manovra? contesto globale importante da guardare, vivere e condizionare…

12/05/2010
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