#GiornodellaMemoria: Inside-Out, il nuovo viaggio del Meridiano d’Europa

Come da 4 anni a questa parte, decidiamo di raccontarvi il nostro viaggio per costruire un’Europa migliore nel giorno che ricorda il punto più basso toccato dalla nostra umanità.

Oggi, 27 gennaio, è il Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, istituito per non dimenticare mai lo sterminio di massa di milioni di ebrei e di tutti i “diversi” messo in atto dal folle disegno nazista: un crimine contro l’umanità portato a termine nel nostro continente.

Una giornata istituita per non dimenticare, che leghiamo al nostro impegno per la creazione di un’Europa diversa, partendo dall’impegno dei giovani.

 

 

Il nostro cammino pone le basi lungo un meridiano che congiunge Lampedusa, l’isola su cui quotidianamente sbarcano sfinite le nuove speranze europee a Utoya, dove sono state sterminate idee di solidarietà, pluralismo e laicità.

Da questi due punti e dalle storie che portano con sé, il nostro progetto, il Meridiano d’Europa, vuole sviluppare la cittadinanza attiva dei giovani nelle scuole secondarie per facilitarne l’inclusione sociale in ottica Europea e per aiutarli a sentirsi parte dei valori di questo continente e porterà dal 6 all’11 maggio, 300 studenti nei Balcani, in Serbia.

 

Inside – Out” è il titolo dato a quest’edizione. Perché, se lo scorso anno ci siamo concentrati sulle sfide derivanti dalle forze disgreganti presenti in Europa e sulla debolezza delle istituzioni comunitarie, quest’anno vogliamo ragionare del ruolo che stanno giocando le forze nazionaliste ed anti europeiste nell’indebolimento del senso di appartenenza di molti cittadini, già fragile e forse mai completamente consolidato.

 

I giovani, in particolare, sembrano essere sempre più distanti e disillusi dal sogno europeo.

Abbiamo deciso di mettere al centro del nostro dibattito il tema della cittadinanza europea per sottolinearne e riconoscerne il valore e spronare le nuove generazioni a un maggior impegno e protagonismo per il futuro dell’Europa.

Per interrogarci su tale questione, uno snodo che ci appare cruciale è l’Est Europa.

 

I Balcani sono oggi oggetto di differenti sfere politiche di influenza e culla di diversi sguardi nei confronti dell’Unione Europea. Sebbene, infatti, i sentimenti dei giovani nei confronti dell’Europa siano profondamente contrastanti, sono ancora molti quelli che sognano di farne parte.

I Balcani ci portano dunque a porci numerose domande. Entrare in Europa è ancora considerato un privilegio? L’Europa può rispondere al bisogno di crescita politica ed economica di questi stati? Che cosa pensano e cosa vedono nell’Europa di oggi i cittadini di questi paesi? Come può l’Unione Europea rispondere alle esigenze di chi sogna nell’Europa il proprio futuro?

 

Cercheremo di affrontare questi quesiti con 300 giovani provenienti da tutta Italia ( spesso sfiduciati nei confronti dell’Europa), con giovani non europei che vedono nell’Europa il proprio futuro, una nuova possibilità di crescita e giustizia sociale.

 

Il dialogo, il confronto, l’approfondimento: sono questi le modalità che abbiamo scelto per ridefinire il valore della cittadinanza europea e comprendere l’importanza dell’impegno dei cittadini del futuro per il miglioramento del nostro continente, consapevoli che un’Europa forte e sana potrebbe di certo migliorare gli stati che ne fanno parte.

 

Il Meridiano d’Europa è un progetto della rete WeCare, capeggiata da Acmos e composta da Rime, Sermais, Prendi Parte, 21 Marzo, Le Discipline, ShAre, L’égalité con la media partner del quotidiano La Stampa.

27/01/2018
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