“Galleggiare”. Ad ogni costo



Per Silvio Berlusconi non è certo un periodo fortunato. Anche se la fortuna, in questo caso, non c’entra proprio nulla. E’ forse la fase storica più difficile per l’uomo politico Berlusconi. I processi che lo vedono imputato sono alle porte. Tre procedimenti, quello Mills, Madiatrade e diritti Madiaset, ripartiranno dopo la bocciatura parziale del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale. Il 6 aprile, invece, a Milano Silvio Berlusconi dovrà difendersi dall’accusa avanzata dalla procura meneghina che lo ritiene responsabile di concussione e prostituzione minorile.


Oltre al versante giudiziario, l’esecutivo Berlusconi deve far ricorso a problematiche relative alla tenuta della maggioranza. Dopo aver fronteggiato l’attacco sferrato da Futuro e Libertà, grazie all’allargamento della maggioranza, oggi i nuovi alleati presentano il conto. La fedeltà deve essere retribuita. Quale moneta migliore se non la concessione di incarichi ministeriali? Detto fatto. Tra la rosa di nomi a disposizione del centrodestra, la scelta è ricaduta su Saverio Romano. Ex Udc, braccio destro di Totò Vasa-Vasa Cuffaro, oggi esponente (solitario) de “I Popolari di Italia Domani” è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Quale profilo migliore per un Ministro della Repubblica?


Le difficoltà si devono affrontare. Costi quel che costi. Legiferando, per esempio. E,  la riforma della giustizia ne è un cristallino esempio.


Ma ci sono altre armi a disposizione di questo governo. L’informazione è una di queste. Oltre alle 3 reti mediaset, la colonizzazione della Rai, grazie a nomine scelte con cura di tg e dirigenza, sta sortendo gli effetti desiderati. Il Tg1, grazie alla direzione di Augusto Minzolini, sta regalando perle di manipolazione delle informazioni degne dei regimi del passato. Oramai tutti se ne sono accorti e la ribellione passa anche dalla redazione dello stesso Tg1. Alla perdita di ascoltatori sono aumentati i malumori dei giornalisti della rete ammiraglia Rai. Nei giorni scorsi alcuni giornalisti hanno stilato un libro bianco sulle nefandezze compiute da Minzolini alla guida del Tg. Notizie manipolate, nascoste, inventate. Oppure servizi che sono lontani anni luce dalla rilevanza giornalistica. Azioni funzionali alla difesa del Governo dalla critica.


Nemmeno la carta stampata se la passa meglio. Al Secolo d’Italia, storico giornale di destra, la scissione tra Pdl e Fli ha portato alla cacciata di Flavia Perina. Parlamentare di Futuro e Libertà e direttore politico del giornale è stata cacciata, tra l’entusiasmo del Pdl.

Altro attacco, l’ennesimo, alla libertà di informazione italiana. Berlusconi e sodali stanno affrontando le difficoltà. Costi quel che costi.


25/03/2011
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