Firenze, 16 marzo 2013

 

 

Il 16 marzo 2013 si celebrerà la XVIII giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime di mafia, promossa da Libera e Avviso Pubblico. La piazza, quest’anno, sarà quella di Firenze. Ancora una volta nel nord, ancora una volta decine e decine di migliaia in marcia (speriamo!) da tutto il Paese, ancora una volta l’Italia che non vuole le mafie e la corruzione. Al mattino il consueto corteo con la lettura dei nomi delle vittime, al pomeriggio i seminari approfondimento, alla sera il concerto di Fiorella Mannoia. Trovate qui il modulo on line, per iscriversi!

 

Ma vogliamo ricordare i motivi che ci porteranno nel capoluogo toscano, in questo 2013. Sono quasi passati 20 anni, infatti, dalla strage di via dei Georgofili, che la notte del 27 maggio 1993, uccideva nel sonno 5 persone. Nel pieno della strategia bombarola e stragista, ultimo atto della guerra corleonese allo Stato, dopo Capaci e via D’Amelio, Cosa Nostra arriva a colpire bersagli casuali e innocenti, in stile terrorista. Seguiranno ancora le bombe a Milano e Roma, oltre ad altri propositi sanguinari non andati in porto. La bomba di Firenze fu collocata dietro gli Uffizi, uno dei simboli del nostro patrimonio artistico nazionale, su di un fiorino imbottito di tritolo. Nell’esplosione rimasero uccisi i componenti della famiglia Nencioni: madre, padre e due bambine, una di 9 anni, una di appena 50 giorni; inoltre morì anche Dario Capolicchio, studente ventiduenne alla Facoltà di Architettura. Ad oggi non tutto torna, nel quadro giudiziario e storico di quei mesi, caratterizzati da efferati omicidi. L’ombra lunga, che solo oggi giunge a processo, è quella che ormai abbiamo imparato a chiamare Trattativa. A Palermo si è aperto il rito processuale che vede alla sbarra alti ufficiali dei Carabinieri, ex uomini politici di primo piano e i massimi capi di Cosa Nostra dell’epoca: una cosa senza precedenti e che ha dell’incredibile. Anche perchè ha aperto crepe, nella ricostruzione della storia italiana degli ultimi vent’anni e il suo esito rischia di aprirne altre, nel presente.

 

Come i famigliari delle vittime di via dei Geogofili, anche Libera chiede verità e giustizia, fino in fondo. Per questo andremo a Firenze, in ricordi di quei morti, per ribadire queste richieste, sfilando a fianco agli altri famigliari. Per fare i conti con il nostro passato e rinnovare il nostro impegno per un’Italia migliore.

 

Ci vediamo il 16 marzo!

 

 

23/01/2013
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