Cronache terrestri, diritti universali

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“Siamo ar Medio Evo. C’ha ragione mi’ fijo…” verrebbe da dire, citando il noto personaggio satirico di Corrado Guzzanti, il teologo e prelato, Padre Pizzarro.

Ma l’ironia sulla Chiesa o sui preti, in realtà, non è il nodo della questione. Il punto, ancora una volta, sono i diritti degli omosessuali, quasi che la categoria (passateci il termine) debba essere tutelata come i panda, nonostante si viva ampiamente nel terzo millennio. Rileggiamo quel che è successo nell’ultima settimana, in Italia e all’estero.

Per prima ci si è messa la Corte di Cassazione, che ha confermato l’ affido di una bimba alla madre che convive con un’altra donna. Apriti cielo!

La Cei, attraverso L’osservatore romano e non solo, si è subito scagliata contro una sentenza definita con simili parole: ambigua, pericolosa e sconcertante. A fare da coro, neanche a dirlo, la senatrice Udc Paola Binetti, che è arrivata a dire «In America l’esperienza ha manifestato una propensione al suicidio tra i bambini cresciuti da coppie gay», non si sa bene sulla base di quale statistica.

Non solo sotto il sole di Roma, tuttavia, abbondano le polemiche. A Parigi grande corteo contro il proposito del governo Hollande: l’esecutivo socialista ha varato, infatti, un disegno di legge , che apre il matrimonio a tutti e concede l’adozione alle coppie omosessuali. Spetterà al parlamento, a partire dal 29 gennaio, pronunciarsi sulla questione. Intanto i francesi contrari, (quasi un milione secondo gli organizzatori, 340mila secondo le autorità) hanno sfilato per le vie della capitale, a manifestare il loro dissenso al Governo. Hollande e la sua maggioranza, sebbene rispettosi della dimostrazione consistente di contrarietà, non paiono minimamente intenzionati a far marcia indietro.

Infine è accaduta una novità, oltre oceano e in un contesto inusuale: a Washington, nel ricevere il Golden Globe alla carriera, la celebre attrice Jodie Foster ha spiazzato tutti, con il suo discorso di ringraziamento, a copertina di questo articolo (è in inglese, ma ne vale la pena!): ha fatto coming out, ha ringraziato la sua compagna per vent’anni e ha stemperato l’emozione con l’ironia della donna intelligente, quale sicuramente è. I due figli presenti in sala, nati da padri biologici differenti, sorridenti e un po’ a disagio nell’abito d’occasione, sono stati inquadrati con discrezione dalle telecamere, mentre la sala ha tributato un grande applauso alla Foster. Bello che Jodie Foster abbia detto ciò che da vent’anni tutti sapevano; bello che lo abbia detto così e in quel contesto. In attesa, per usare le parole di Vittorio Zucconi su Repubblica, «del giorno nel quale non ci sarà più bisogno per nessuno di pronunciare il nome del proprio amore».

Storie diverse, in diverse latitudini. Su Twitter impazza l’hastag #legalizegay e ovviamente i commenti, anche al di fuori dei social network, si sprecano.

Senza tirare le conclusioni o emettere giudizi, alla fine del ragionamento, viene il dubbio che abbia ragione Padre Pizzaro, le cui parole abbiamo citato all’inizio dell’articolo. Almeno per il nostro Paese.

Piccolo dettaglio: Guzzanti rischia un processo per vilipendio alla religione, per quella satira.

 

16/01/2013
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