Casa Arcobaleno, un’ottima risposta

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“Sembra che essere omosessuale sia diventato un vanto, così si rovina l’equilibrio naturale”, “i gay sono malati, ma si possono curare”, due frasi pesanti, fatte di parole gravi, la prima del Cardinale Poletto, allarmato per le recenti aperture alla trascrizione dei matrimoni gay da parte dei comuni, la seconda pronunciata da un’insegnante di religione dell’istituto Pininfarina di Moncalieri.

 

In merito, abbiamo voluto intervistare il presidente del comitato territoriale Arcigay di Torino,  Marco Giusta, “Nel 1536 il libro di Copernico sulla rivoluzione dei corpi celesti ha dimostrato come un’evidenza scientifica possa imporsi sui dogmi ecclesiastici, le persone che ancora negano e contrastano l’omosessualità sono rimaste a prima. E’ un dato di fatto e va accettata.”


Gravissime, secondo Giusta, le dichiarazioni dell’insegnate di religione “Parole del genere potevano ferire alcuni dei ragazzi presenti, con un vissuto di elaborazione della propria omosessualità”.

 

Rispetto alle dichiarazioni del Cardinale Poletto invece il movimento lgbt torinese si è espresso in modo congiunto, inviando al sindaco Fassino una lettera di richiesta di laicità da parte dell’istituzione “Siamo sicuri che la timida posizione del Sindaco Fassino rispetto a questi fatti non significhi che lui non pensi che la situazione dei singoli e delle coppie omosessuali sia oggi un problema da affrontare con l’immediatezza, l’intelligenza e la laicità necessarie. Quindi chiediamo ai padri della chiesa (perché, caso strano, di madri pare che non ce ne siano) di occuparsi delle anime dei loro fedeli e ricordiamo che l’estensione dei Diritti non produce mai un arretramento o una diminuzione dei Diritti di coloro che già li hanno.”.  “Quella della chiesa è un’ingerenza ingiustificata” commenta ancora Marco.

 

Ai recenti attacchi rispondono però anche fatti, della scorsa settimana l’apertura di Casa Arcobaleno, un contenitore di associazioni  che ha aperto le porte in Via Lanino, nel cuore di Porta Palazzo. “Casa Arcobaleno è un esperimento di collaborazione tra associazioni lgbt e non, che hanno target e intenti differenti, ogni associazione seguirà le proprie progettualità singole ma è la progettualità incrociata che sarà la novità e il motore di una promozione dei diritti e della cultura a 360 gradi”. Molte le associazioni facenti parte dell’esperimento collaborativo, che ha come motto “Abbattiamo muri per costruire casa” , tra cui Agedo Torino, Arcigay “Ottavio Mai”, Coordinamento genitori Torino, Giosef Unito, Gruppo Sportivo Gatto Nero e Trepuntozero.

 

Segnaliamo la campagna di Crowfunding, attiva dal 5 novembre, sulla piattaforma Produzioni Dal Basso, i cui introiti saranno destinati ai lavori di ristrutturazione di Casa Arcobaleno. La campagna è presentata da un video, in cui un muratore percorre in bicicletta le strade della città, “I mattoni, affidati al nostro bel muratore e caricati sulle sue spalle robuste, entrano, finalmente, sul passo ironico e divertito di chi sa costruire rispettando le differenze, conscio delle difficoltà e libero di sorridere”.

 

Per approfondimenti : www.casaarcobaleno.eu

11/11/2014
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