Buon 2012. Nonostante la profezia Maya

 

Scegliamo un modo scherzoso per augurarvi un buon 2012.

L’anno appena trascorso è stato ricco di attività ed impegno. Vogliamo salutare il 2011 con un video e una favola.

 

Perché bisogna anche saper ridere e fantasticare nella vita.

 

Ci vediamo nel 2012!!

 

 

Magia. Di Enzo Cascini

 

Anche l’ultimo pulviscolo di luce si spense.

Il quadro più pesante si schiarì la voce, ma poi non disse nulla. Nemmeno la sua brillante e dorata cornice si abbassò a proferir parola. Gli altri quadri bisbigliarono qualcosa.

Il Tappeto si sfregò le mani fragorosamente, poi disse: “Sapete come si fa a lavarsi per bene le mani? Le insaponi a lungo, poi le metti sotto l’acqua e cominci a strofinare un palmo sull’altro, abbracciando il dorso con le dita. E ritorno. Quando, scivolando, scrocchiano… allora avrete le mani davvero pulite!”

I Cuscini si issarono sulla Testa del letto che sorrise per il solletico! I libri sul comodino si alzarono in piedi e cominciarono a danzare per tutta la stanza ed il fruscio che provocavano le loro pagine accarezzando l’aria, generava un fresco piacevole a tutti i quadri e persino ai muri, che mugolarono di piacere.

In un vaso di terracotta, un Papiro giovane e verde si slanciava proteso verso il soffitto, convinto di poterlo toccare con le sue foglie aghiformi e sottili. Il vecchio e spilungone Attaccapanni, se ne stava in disparte, spoglio, ma divertito dalle gesta dell’ambiziosa pianta.

Sembrava un giorno come tanti altri, eppure nell’aria si notava una magia particolare, già vista, già provata, ma ad ogni modo, magica.

Le Note che avevano colorato di musica la stanza durante quei lunghi e al medesimo tempo brevi, 12 mesi, si incontrarono tutte insieme e si esibirono in un grandissimo e spettacoloso concerto.

Anche i Pensieri più nascosti, allora, riaffiorarono e si godettero lo spettacolo. Alcuni, non senza la sorpresa di incontrarsi.

“Anche lei qui” disse la Voglia di viaggiare al Desiderio di restare in pantofole. E così scoppiarono in un silenzioso sorriso.

Poi quando furono riuniti, tutti, ma proprio tutti, i protagonisti dei minuti, delle ore, dei giorni trascorsi in quelle, solite eppur sempre diverse, quattro stagioni, cominciò il conto alla rovescia.

“E’ stato un anno così intenso che è passato in fretta!” cominciò la Maniglia della porta

“Sì, ma è già vecchio lo stesso! Mandiamolo in pensione!” rispose la Porta.

“Io lo ospiterei volentieri in un mio cassetto” aggiunse il Comodino

“No vi prego! Non mettiamolo in un cassetto, non se lo merita! Siam tutti pronti a festeggiare il nuovo che è in arrivo, ma dobbiamo essere riconoscenti a chi ha svolto il proprio dovere egregiamente; conserviamogli almeno un pensiero!” sbottò la Sveglia, in un impeto autobiografico!

“Ma gli abbiamo dedicato 365 giorni!” brontolò l’orologio a pendolo

“Se proprio volete chiuderlo in un cassetto, mettetelo in quello della Memoria: ma mi raccomando! Non chiudetelo a chiave!” e mentre lo diceva, il Signor 31, divenne il Primo!

30/12/2011
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