Bruno Iaria parla a “Minotauro”

di Simone Bauducco e Davide Pecorelli

Non sa nemmeno cosa cosa sia una locale di ‘ndrangheta e tutte le persone oggi a giudizio le conosce perché colleghi del mondo dell’edilizia o compaesani.

Bruno Iaria, condannato in secondo grado a 13 anni di reclusione perché ritenuto capo della cellula di ‘ndangheta di Cuorgnè, ha accettato di rispondere alle domande di Avvocati e Pm, ma non ha ammesso di appartenere al crimine organizzato.

E’ la prima volta che parla in un aula di tribunale ed è stato chiamato in merito alle dichiarazioni rese da Nicodemo Ciccia, oggi collaboratore di giustizia, per anni suo braccio destro.

Nonostante i pm lo ritengano uomo di spicco della ‘ndrangheta torinese – tesi che ha superato il vaglio di secondo grado – ha smentito sia di far parte di questo gruppo criminale che di aver riferito tutti i dettagli che Ciccia ha raccontato in aula.

Ecco il video che ricostruisce l’udienza di oggi

20/02/2015
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