Brasile: ex detenuti costruiscono gli stadi per i Mondiali di calcio

 

 

Carpentieri, muratori, montatori di ponteggi e piastrellisti, tutti ex detenuti, sono già al lavoro nei cantieri per la costruzione dei nuovi stadi che ospiteranno le partite dei prossimi mondiali di calcio che, nel 2014, si svolgeranno in 12 città brasiliane.

Al momento sono oltre mille gli ex carcerati impiegati nelle opere di realizzazione di cinque stadi sparsi in tutto il Paese: 240 sono già all’opera nel cantiere del nuovo Itaquerão, l’impianto di San Paolo che dopo i Mondiali ospiterà le partite del Corinthians, la squadra del cuore dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva che ha spinto fortemente per dotare il “suo” club di una nuova arena.

L’importante campagna di reinserimento sociale, intitolata “Cominciare di nuovo” è stata siglata dal Comitato organizzatore della Coppa e dal Consiglio nazionale di Giustizia. Le imprese costruttrici oltre a ricevere un certificato di responsabilità sociale godranno anche di benefici fiscali.

 

Per migliaia di ex detenuti è la speranza di ricominciare una nuova vita e di non ricadere nella spirale del crimine: “La tassa di incidenza nel nostro Paese arriva al 70% – ha spiegato il presidente del Supremo Tribunale Federale, Cezar PelusoCiò significa che sette scarcerati su 10 tornano a delinquere. Lo Stato e la società civile devono creare e fomentare politiche pubbliche che forniscano le condizioni per ricominciare”.

 

Il programma “Cominciare di nuovo” va proprio in questa direzione e dal 2009, quando è stato introdotto, ha già permesso l’assunzione di oltre 1.600 ex reclusi in tutto il Brasile, da parte di organi pubblici e imprese private.

07/09/2011
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