Boves 2015, Get up stand up

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BOVES

16-19 Luglio 2015
GET UP, STAND UP
Il movimento, tra impegno e scelta politica

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Il tema

Boves quest’anno si concentrerà sul rapporto tra Movimento e Politica. Acmos propone di riflettere insieme alle associazioni dell’Armadillo, insieme a BIT e a tutti i gechi della campagna e della scuola di politica sul senso dell’impegno politico per il nostro movimento.

L’azione politica, intesa in tutte le sue accezioni, è uno degli obiettivi e delle prospettive del nostro agire nel sociale. La nostra carta etica parla di sovranità, libertà, dignità: per trasformare in realtà questi valori, è necessario avere la capacità di interloquire e indirizzare la politica. È necessario, cioè, confrontarsi con la gestione del potere per proporre chiavi di lettura, orientamenti e istanze in grado di rispondere ai bisogni che osserviamo quotidianamente nelle nostre attività.

 

Davanti alle difficoltà economiche dei nostri mondi, Acmos ha deciso di scommettere nella crescita e del rilancio del movimento, che rimane lo strumento principale per aggregare, per elaborare riflessioni e per trasformarle in proposta politica. Boves sarà una tappa importante per impostare il lavoro dei prossimi anni.

 

Programma

– Giovedì sera: Presentazione del campo

 

– Venerdì mattina: Che cos’è la politica?

Il punto di partenza del campo di Boves è la riflessione sul significato e sul senso profondo della politica, per superare i pregiudizi e ridare valore al concetto.

Nel concreto

Qual è il valore della politica? Quale senso dare all’azione politica?

A cosa serve la politica? Qual è il fine della politica?

 

– Venerdì pomeriggio: Cosa significa fare/agire politica?

Spesso, s’identifica l’idea di fare politica con la candidatura e con la partecipazione ai luoghi della rappresentanza partitica. Ma fare politica può avere anche altri significati, che chiamano alla compromissione e alle scelte individuali e di movimento.

Nel concreto

Fare politica come possibilità di avere uno sguardo critico.

Fare politica per partecipare alla vita pubblica.

Partecipare andando a votare.

Fare politica facendosi eleggere.

 

– Sabato: Il nostro movimento deve fare politica?

Se la politica è l’orizzonte della nostra azione, dobbiamo chiederci come rafforzare questa relazione e come dare una direzione condivisa al movimento.

Nel concreto

Cosa significa che il movimento deve fare politica?

Su cosa? Su quali temi?

Come?

 

– Domenica mattina: Come facciamo il passaggio dalla “politica diffusa” alla politica della rappresentanza

Marcon (Come fare politica senza entrare in un partito) definisce la politica diffusa come uno spazio orizzontale e molecolare, in cui l’obiettivo non è il potere da conquistare ma i diritti da ottenere e le trasformazioni sociali da realizzare. Il nostro movimento, oltre a fare politica diffusa, intende anche rapportarsi con la rappresentanza, accompagnando chi di noi sceglie di fare un passo in questo campo.

 

Nel concreto

Come accompagniamo chi si impegna nella politica rappresentativa?

Come ci rapportiamo con gli strumenti della politica?

Esistono degli strumenti istituzionali (i partiti) e altri che abbiamo scelto di creare (la fondazione Benvenuti in Italia): quale dialogo instaurare? Quali legami?

Dialoghiamo con chi, dei nostri mondi, ha fatto la scelta della rappresentanza politica, per ragionare sulle relazioni tra movimento e politica.