Appello per l'acqua pubblica a Torino

 

Acmos ha sottoscritto l’appello del Comitato Acqua Pubblica Torino, di cui fa parte insieme a Libera Piemonte e Benevenuti in Italia. La richiesta è semplice: milioni di cittadini si sono espressi attraverso il referendum, adesso è ora di rendere effettiva quella volontà popolare.

 

Appello al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Torino per la trasformazione di SMAT SpA in Azienda speciale consortile di diritto pubblico

 

Con la deliberazione di iniziativa popolare  per la trasformazione di SMAT in azienda speciale consortile di diritto pubblico,  presentata al Consiglio comunale  il 23 luglio 2012,  migliaia di cittadini torinesi chiedevano il rispetto della volontà popolare espressa dal voto referendario del giugno 2011 e la gestione pubblica dell’acqua, senza scopo di lucro.

L’esame della delibera ha avuto un iter lungo e defatigante, nonostante l’impegno del Presidente della VI Commissione consiliare competente e l’assidua partecipazione del Comitato Acqua Pubblica Torino.

Una volta giunta al voto del Consiglio comunale, la delibera ha subito significative mutilazioni e un rinvio di tre mesi per verificare ulteriormente fattibilità e condizioni della trasformazione che mai, in  nessun altro caso – e ve ne sono stati di meritevoli  – il Consiglio comunale ha mai richiesto in precedenza.

Nel frattempo altri Comuni italiani come Napoli, Reggio Emilia, Forlì, Palermo, Piacenza, Belluno, Imperia,  hanno completato o avviato la stessa procedura di trasformazione in Azienda Speciale delle loro società per azioni affidatarie della gestione del servizio idrico.

In prossimità della scadenza dei 3 mesi dedicati alla verifica suddetta, e in presenza di esempi concreti che la richiesta trasformazione di SMAT in Azienda di diritto pubblico si può fare, rivolgiamo al Sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di Torino, il pressante appello  a trasformare  SMAT SpA in Azienda speciale consortile di diritto pubblico per dare attuazione alla volontà popolare espressa dal Referendum del 12-13 giugno 2011 e dai 383.651 Sì degli elettori torinesi che considerano l’acqua un bene comune la cui gestione deve perciò essere pubblica e senza scopo di lucro.

 

Firma sul sito www.acquapubblicatorino.org

07/05/2013
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