L'apologia di mafia diventa reato: una vittoria amara

mafia

RETTIFICA!

NESSUN PASSO AVANTI SULL’APOLOGIA DI MAFIA:
pare infatti che giornali come La Repubblica e Il Corriere abbiano mal riportato ciò che è effettivamente avvenuto: e cioè l’estensione a internet per quanto riguarda la semplice istigazione a delinquere. Qui l’emendamento in questione (http://mobile.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Emend&leg=16&id=391198&idoggetto=413875), giudicate voi.

L’articolo in questione faceva riferimento a un’agenzia stampa sbagliata: sull’emendamento passato al senato, il 50bis, c’è molta confusione.

Su questo si è espresso molto bene punto-informatico:
http://punto-informatico.it/2543670/PI/News/italia-liberta-filtrate.aspx
oppure con più vigore il blog di Guido Scorza (sul quale già questa notte commentavamo):
http://www.guidoscorza.it/?p=535

Quello che ci trova molto perplessi è perchè sia stata prodotta un’agenzia stampa riportata da molte grandi testate (la repubblica ad esempio: http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/dl-sicurezza/dl-sicurezza/dl-sicurezza.html) che battezza un emendamento chiamato “Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet” in “divieto di apologia di mafia sul web”.

L’articolo riportato di seguito è stato pertanto stato rimosso per queste evidenze, sia legislative che di informazione.

Ieri al Senato è stato approvato il discusso e criticato Pacchetto Sicurezza.

Di certo abbiamo più di un motivo per ribellarci ed indignarci: la denuncia dei medici contro gli immigrati irregolari e la tassa sul permesso di soggiorno sono due esempi che ci indicano come si stia pericolosamente deragliando, proprio nel sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Tuttavia nel rileggere le norme dell’e-norme intervento legislativo, abbiamo notato un segnale importante:

é passato infatti l’emendamento proposto dal capogruppo Udc, Gianpiero D’Alia, che vieta l’apologia o l’incitamento via Internet o telematica in genere dell’attività della criminalità organizzata, delle associazioni eversive, nonché di incitamento alla violenza sessuale, all’odio etnico, razziale e religioso.

La democrazia costa fatica, ma la vicenda dimostra che c’è speranza.

Chissà che un giorno non sia possibile impedire interventi legislativi abnormi, come questo, che ormai da anni sono all’ordine del giorno nell’agenda politica: pacchetti in cui si inserisce tutto ed il contrario di tutto.

Da domani, dunque, abbiamo una sfida in più.

Intanto ascriviamoci pure questa, seppur amara, vittoria: lo facciamo ricordando le nostre prese di posizione nei primi giorni dell’anno ed il lancio della proposta utilizzando proprio Facebook.


La Mafia ed il Social Network (6 Gennaio 2009)


Comunicato Stampa 8 Gennaio 2009


Piero Grasso e la nostra proposta (9 Gennaio 2009)


Gruppo su facebook


Il focus group di discussione su facebook



Di seguito anche il servizio di GRP dedicato all’argomento


06/02/2009
Articolo di