Addio

Se n’è andato in punta dei piedi, senza far rumore, senza alzare la voce, come era il suo stile. Enzo Biagi si è spento questa mattina all’età di 87 anni; da una settimana era ricoverato in ospedale a Milano, Per ricordarlo si spenderanno tante parole, per il giornalista, il partigiano, il padre e marito, l’uomo che attraversò il secolo breve, incontrando i grandi della Terra, che era amico di Fellini e Mastroianni, che prese il thè con Eleanor Roosevelt, intervistò dittatori e capi di stato, scrisse libri su questa Italia tanto bistratta, che lui ha sempre difeso. Un Paese che Biagi ha amato profondamente, che ora lo celebrerà come merita, che lo ha eletto maestro del giornalismo italiano, che gli ha voluto bene; e non importa se un politico con la faccia da uomo gli ha impedito di lavorare negli ultimi anni: Enzo Biagi ci ha dato una profonda lezione di dignità e di rigore, la sua eredità più grande, imparare a stare con la schiena dritta qualsiasi cosa accada, non si può cancellare.
Grazie. 

06/11/2007
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