Natale a casa – "Una famiglia perfetta"

24 dicembre mattina. In una villa di campagna, vicino Todi, fervono i preparativi per la colazione, della vigilia di Natale: i tre ragazzi, sotto le direttive precise della nonna e della moglie del padrone di casa, allestiscono l’albero, portano la legna per il camino, apparecchiano la tavola. Si attende il capofamiglia, Leone (S. Castellitto), che una volta a tavola, dopo poche battute, si arrabbia con uno dei figli, perchè “inadatto”: ne vuole un altro, bisogna cambiarlo. E sì, perchè Leone, uomo ricco, scontroso e solitario, ha affittato una compagnia di attori, perchè siano la sua famiglia per 24 ore, fino alla mattina di Natale. Presto li raggiungono anche il fratello Fortunato (M. Giallini) con la moglie Sole (Carolina Crescentini), così da completare il quadro, anzi il copione, scritto appositamente da Leone per ognuno dei suoi famigliari.

 

Il film di Paolo Genovese si gioca tutto sulla commistione tra finzione e realtà all’interno del film stesso, tra copione degli attori nel film e sentimenti dei personaggi, tra parte da interpretare ed emozioni dei teatranti. A volte scivola in passaggi eccessivi e un po’ melensi (la scena in chiesa, durante la Messa, lo strano “incidente” nel lago), a volte ci regala scene esilaranti e tenere (la Tombola e il dialogo tra Leone e la figlia, l’arrivo de “Il professionista”, il confronto tra gli attori su come piangere in una scena); cinema italiano natalizio, ma non panettone volgare, Paolo Genovese ci conduce al lieto fine di un film curioso, con leggerezza e, al contempo, qualche venatura malinconica. In mezzo a tutta la farsa, Leone è un uomo triste, novello Scrooge dei giorni nostri e chissà che questa vicenda nata per un gioco un po’ crudele, non gli abbia insegnato qualcosa, come il finale fa presagire.

 

Compagnia di interpreti ben affiatata, doveroso citare almeno, oltre al cinico protagonista, interpretato con giusta cattiveria da Sergio Castellitto, la moglie Claudia Gerini (sempre brava), la nonna Ilaria Occhini (eleganza superba) e il fratello Marco Giallini (a lui la palma delle nostre preferenze, senza nulla togliere agli altri!).

Quelle anomalie leggere del cinema italiano, che ogni tanto fa piacere concedersi…

Auguri!

 

ps: il trailer non si trova, abbiate pazienza!

31/12/2012
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