Virgin Mountain

Fùsi (Gunnar Jonsson) ha 43 anni vive in Islanda e scarica bagagli all’aeroporto. E’ un uomo corpulento a dismisura, il suo fisico è sinonimo di imbarazzo per gli altri, quando non addirittura di scherno (alcuni suoi colleghi al lavoro). Vive con la madre, è appassionato di ricostruzioni di battaglie storiche e non ha mai avuto una ragazza. Fùsi è timido, parla poco, ha una vita molto abitudinaria. Quando compie gli anni, il compagno della madre gli regala un cappello da cowboy e un abbonamento per un corso di ballo, genere country, ovviamente! Fùsi è restio, ma ci va lo stesso e lì conosce una donna, Sjofn, che accompagna a casa. Da allora si invaghisce di lei e cerca di frequentarla, anche se la cosa si dimostra piuttosto complicata: la donna è piena di problemi e Fusi non sa come prenderla. Questo incontro di solitudini, farà uscire il massiccio protagonista dal suo guscio, svelando le sue capacità e soprattutto la sua tenera gentilezza.

Piccola favola islandese, film di silenzi e dialoghi misurati, “Virgin Mountain” è una di quelle pellicole che hanno il dono della leggerezza: all’ingombro di un corpo enorme fa da contraltare la manualità certosina di Fusi e, soprattutto, la sua bontà. Straordinario Jonsson che disegna un personaggio bizzarro e indimenticabile.

Fuori dagli schemi e non solo per questo merita di esser visto!

02/06/2017
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