Viaggi, miraggi e numeri…

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Mentre sabato, nella fredda e grigia Milano (ma quanto colorata nei partecipanti), si radunava il popolo dell’antimafia, a Roma, il Presidente del Consiglio aveva convocato, a Piazza San Giovanni, il suo elettorato. Il tutto per rispondere alla mania di persecuzione del Premier: liste del PDL cancellate per le elezioni di domenica, magistrati talebani che fanno la guerra al Governo, sinistra comunista e antidemocratica, bla bla bla. Il solito disco rotto. Non fosse che, in piena manifestazione, il delirio di onnipotenza del centrodestra ha fatto affermare, inopinatamente, che ci fossero un milione di manifestanti, in Piazza. A sera, la questura di Roma, corregge pesantemente il tiro: 150mila persone. Immediata la replica dei berluscones: Cicchitto e Gasparri (ma da che pulpito? Il bue che dà del cornuto…) se la prendono con il questore, accusato di aver dato cifre in stato di alterazione etilica.


Di fronte a queste parole il segretario del Coisp, il sindacato indipendente della polizia, controbatte: “Questo Governo è una farsa senza precedenti… non perde tempo per pugnalare la Polizia alle spalle, si vergogni!” “Cosa spera di ottenere se Gasparri parla di un Questore in coma etilico e Cicchitto definisce la Polizia deviata? Glielo diciamo noi cosa otterrà – dice ancora Maccari – un violento scontro sociale senza precedenti in cui i mandanti, questa volta in maniera palese, (in altri tempi lo furono in maniera oscura), saranno proprio i rappresentanti del Governo che dovrebbero tutelare la società e non darla in pasto ai beceri istinti di chi, nel nome di un’impunità che sente arrivare dall’alto, si sentirà autorizzato a sbeffeggiare il lavoro di tutti quei Poliziotti impegnati nella tutela della sicurezza e della legalità”.


Ridicolo? Forse, ma si continua a litigare sui numeri, in gare di italica mascolinità degne della terza elementare. E pochi si soffermano su quanto sia costato lo show, messo in piazza sabato: cantanti, orchestra, gazebo, maxischermi. Sembrava la cagnara fatta per lo scudetto della Roma nel 2001, ma per quattro gatti, questa volta. Del resto, per dirla con Mark Twain, “Esistono le balle, le megaballe e le statistiche.”

23/03/2010
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