Storie di ordinaria corruzione


Storia numero 1: Massimo Ponzoni, assessore regionale all’Ambiente indagato per bancarotta fraudolenta insieme all’ex socio e commercialista Sergio Pennati, alla sua ex moglie Annamaria Cocozza e al cognato Argentino Cocozza: il tutto nel crac dell’immobiliare “Il Pellicano” con sede a Desio. Si deve ricostruire come, dove, quando e perché, 600mila euro di capitale societario siano spariti, presumibilmente attraverso false fatturazioni emesse da un’altra società, il cui amministratore è il cognato di Ponzoni, e all’interno della quale lavora anche la sua ex consorte Annamaria.

Punto e virgola.


Storia numero 2: confermata da ambienti giudiziari qualificati catanesi la notizia di un’indagine per concorso esterno in associazione mafiosa, a carico del governatore siciliano Raffaele Lombardo, riportata alcuni giorni fa dal quotidiano «La Repubblica». Agli atti dell’indagine ci sarebbero intercettazioni telefoniche e ambientali dei carabinieri del Ros e le dichiarazioni di un pentito. L’inchiesta riguarderebbe anche il fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa. Indagati pure il deputato regionale dell’Udc Fausto Fagone, sindaci e amministratori della provincia etnea.

Punto e virgola.


Storia numero 3: l’ormai ex Governatore della Campania, Antonio Bassolino, è stato rinviato a giudizio due giorni fa dal tribunale di Napoli. E’ accusato di peculato in relazione alla vicenda delle “consulenze d’oro” nel periodo in cui era commissario straordinario all’emergenza rifiuti in Campania. Sono invece cadute le accuse di falso a suo carico.

Punto e virgola.


A questo punto, ci sarebbe da domandarsi soltanto una cosa, senza commentare o esprimere giudizi, che tanto le tre storie parlano da sole: che fine ha fatto il ddl anticorruzione, tanto sbandierato nelle settimane scorse? Sembra un po’ perso per strada, considerato che il Governo ne ha licenziato il testo, un mese fa, il 1° marzo. Oggi è il primo di aprile: sarà uno scherzo?

Punto.


01/04/2010
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