Stop della Coop ai prodotti dei territori occupati


C’è una ragione che spesso si omette nell’analizzare le tensioni tra Israele e Palestina: la ricchezza. Perché quando si sente parlare di colonie israeliane in territorio palestinese spesso non si tiene conto della ricchezza generata dall’occupazione. L’occupazione è infatti un’entrata per Israele, un segno più in una voce da bilancio. Per i palestinesi, invece, è fonte di problemi quotidiani, che ben ci stanno raccontando i nostri amici di Acmos in Terra Santa con il loro diario di bordo pubblicato su Salvagente, Liberainformazione e Nuova Società.


Simone, Davide, Diego, Andrea ed Enza stanno vivendo la realtà dei territori palestinesi che in questi giorni sono saliti agli onori della cronaca per una coraggiosa iniziativa del Circuito Coop che ha deciso di bloccare le importazioni dei prodotti provenienti dai territori occupati dai coloni.


La COOP Italia ha recentemente annunciato la decisione di sospendere la commercializzazione dei prodotti provenienti dalle colonie israeliane nei territori palestinesi occupati.

Questa decisione è frutto delle segnalazioni da parte dei propri soci e degli attivisti della coalizione Italiana contro
la Carmel-Agrexco, il più grande esportatore israeliano di prodotti agricoli, che esporta anche il 60-70% dei prodotti dalle colonie.

La notizia è stata pubblicata domenica sui alcuni tra i maggiori giornali in Israele (Ynet e Haaretz) e non è difficile immaginare che la COOP sarà sotto forte pressione a fine di riconsiderare la decisione presa.

Dobbiamo farci sentire alla COOP per ringraziarli e per sostenere la loro decisione di tutelare i consumatori italiani che non vogliono comprare merci prodotti illegalmente.

Scrivete email o telefonate ai call center della COOP di tutt’Italia. Indicate se siete soci COOP e anche l’indirizzo della COOP dove abitualmente fate la spesa.

È urgente che la COOP trovi un riscontro del giudizio positivo a questa sua presa di posizione!

24/05/2010
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