Russia: ancora attentati.


Notizia di poche ore fa: due attentati hanno colpito Kyzylar, in Daghestan, uccidendo dodici persone. Le modalità firmano il gesto – una prima esplosione, l’attesa che arrivino i soccorsi e la polizia, poi una seconda bomba, sul corpo di un terrorista travestito da poliziotto. La dinamica, tipica del terrorismo caucasico, serve ad aumentare il numero delle vittime.


Accade nel giorno del lutto per i primi di questa serie di attentati, avvenuti due giorni fa a Mosca, in metropolitana. E’ anche il giorno in cui si è appena finito di contare i morti, 39, e di attribuirne le responsabilità. I luoghi, vicini ai centri del potere politico, e il nome del treno, Stella rossa, rimanderebbero a Said Buryatsky.  Capo dei ribelli ceceni, fu ucciso in un raid punitivo, seguìto ad un attentato che provocò la morte di 26 persone sulla linea Mosca – San Pietroburgo, su un treno chiamato, appunto, Stella Rossa. A mettere in atto questi due attentati sarebbero state le “fidanzate di Allah”, donne suicide già coinvolte nella strage della scuola di Beslan, nel 2004.


Non possiamo non ricordare di esserci stati, a Beslan, con la carovana Oltre La Fortezza. Alcuni di noi hanno visto, e testimoniato, una terra distrutta da decenni di guerre. Movimenti indipendentisti sono attivi in Cecenia dai tempi della Rivoluzione. E da allora l’occupazione russa non dà tregua ai civili. Si è parlato di “Dirty war”, guerra sporca, per definire un conflitto che ha visto da entrambe le parti, e per lungo tempo, continue violazioni dei diritti umani e crimini di guerra: massacri di civili, tortura, stupri, detenzione e uccisione di ostaggi. Una guerra che sembrava finita.


Il presidente russo Vladimir Putin minaccia violente rappresaglie contro i terroristi – lasciando persino cadere un supposto legame dei ribelli ceceni con Al Quaeda (spesso evocato, ma mai verificato), e inserendosi nell’ormai florido filone della guerra al terrorismo internazionale. La Russia si prepara a blindare i propri cittadini, mentre qualcuno propone l’introduzione della pena di morte per i terroristi.

31/03/2010
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