Rotta su Gaza [Video]


Brutalità inaccettabile”, “gravi violazioni dei diritti umani”. Il tutto concluso da una dichiarazione che suona come una sentenza inequivocabile: “prove chiare”. Ma non c’è un vero processo e nemmeno un imputato a giudizio. C’è uno Stato. Uno Stato sovrano, più degli altri. E’ Israele. E poi esiste la Striscia di Gaza, quello che più che uno Stato è una prigione a cielo aperto.


La conclusione del rapporto stilato da una commissione d’inchiesta dell’Onu, sull’arrembaggio ad opera della Marina Israeliana che provocò la morte di nove civili dell’equipaggio della nave Mavi Marmara, battente bandiera Turca, sembra quasi scontata.

Difficile dimenticare le immagini del 31 maggio scorso. La Freedom Flottilla – composta da 7 navi con a bordo 700 attivisti da 36 nazioni differenti – in rotta verso le coste di Gaza, viene fermata in acque internazionali. Alle imbarcazioni viene intimato di non procedere, di fermarsi. Il solito copione. Ma qualcosa va storto. Un commando della marina Israeliana assalta il cargo battente bandiera turca e gli occupanti decidono di reagire. Nella concitazione i militari sparano e lasciano a terra nove vittime. Attivisti per i diritti umani attaccati in acque internazionali, in aperta violazione con quanto stabilito dal diritto.


Ora, la commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite ha stabilito l’illegittimità dell’azione, accusando la marina di aver messo in atto “tortura, trattamenti inumani che hanno causato intenzionalmente grandi sofferenze o ferite gravi”.


Israele non riconosce la conclusione prodotta dalla Commissione, liquidandola come incompleta e di parte. Anche in questo caso, un copione già letto.


“Rotta su Gaza”  il documentario realizzato da Manolo Luppichini, andato in onda sabato su Rai 3



07/10/2010
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