Rosario al Darwin di Rivoli: memoria ed impegno

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Venerdì 22 maggio siamo stati al Liceo Darwin.

Dopo 6 mesi dal crollo del soffitto, che ha sconvolto la vita di tante persone (la famiglia di Vito Scafidi, quella di Andrea Macrì, dei loro amici e compagni di classe, degli insegnanti, e di tutte le persone che si sono sentite coinvolte perché poteva succedere a loro e perché non è giusto che tali incidenti capitino a scuola), il Coordinamento 22 novembre ha deciso di fare incontrare agli studenti Rosario Esposito La Rossa e Libera Piemonte.

Tema della discussione “Memoria e Impegno”. E sì, perché l’obiettivo del Coordinamento è proprio cercare di saldare queste due dimensioni, per trasformare il dolore, il ricordo di chi non c’è più, in una presa di coscienza collettiva, in grado di scatenare il cambiamento.

Proprio come ha fatto Rosario, fondando Vodisca dopo la morte di Antonio Landieri e proprio come cerca di fare Libera, che a questo binomio ha dedicato anche la sua Giornata nazionale.

Il percorso non è facile, la tentazione di “tornare alla normalità”, di “andare avanti”, come se non fosse successo nulla, è forte. Ma noi crediamo che non sia giusto arrenderci. La sicurezza delle scuole è un tema di interesse pubblico, la morte di un ragazzo causata da una struttura scolastica inadeguata non può e non deve essere relegata a lutto privato.

img_1021Lo dobbiamo alle famiglie che non supereranno mai questo dolore, lo dobbiamo alla comunità dentro cui abbiamo scelto di impegnarci, lo dobbiamo a noi stessi, in quanto cittadini che hanno scelto di battersi per affermare i principi democratici.

Andremo avanti, dunque, per come possiamo e sappiamo, ma andremo avanti.

Una bella idea nata dall’incontro tra Rosario e i ragazzi del Coordinamento 22 novembre (organizzato dopo la mattinata al Liceo), è di collaborare per realizzare insieme di una giornata di memoria e sensibilizzazione.

Un tandem Napoli-Torino, che sappiamo funzionare molto bene.

Non possiamo che ringraziare di cuore Rosario e Lena e tutta Vodisca per la loro grande generosità e per la capacità di fare attenzione agli altri e di muoversi anche per realtà lontane da quella in cui vivono.

Speriamo di esserne capaci anche noi.

28/05/2009
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