Roberto Scarpinato racconta il principe e l'oscenità del potere [Video]


Venerdì 19 novembre presso la fabbrica delle ‘e’ si è tenuto l’appuntamento conclusivo della carovana organizzata da Libera Piemonte “150 anni di mafie e antimafia”.


Introdotto da Maria Josè Fava il Procuratore Generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, ha approfondito alcuni temi del libro scritto con Saverio Lodato “Il ritorno del principe”.
Ma chi è ‘il principe‘?
Scarpinato ha descritto, in risposta, la mafia borghese dei Don Rodrigo, quella che si cela dietro alle figure sacrificabili e più conosciute dei bravi, quella che appartiene a una classe sociale che non ha nulla di popolare, che ha frequentato le scuole più alte, quella che la domenica siede a messa nella navata centrale mista agli uomini comuni.
Scarpinato, partendo dagli studi del 1860 di Franchetti, ha detto che “la questione criminale in Italia è inscindibile da quella dello stato e della democrazia” spiegando così il concetto di oscenità del potere. Il potere che vive fuori dalla scena, al di la della visibilità  e dunque ob-sceno. La mafia dunque, secondo l’esperienza di un uomo che si descrive dicendo di passare gran parte del suo tempo in compagnia di “assassini e complici di assassini”, un’organizzazione dalla doppia faccia, quella popolare dei Riina, dei Provenzano  e dei Casalesi e quella oscena degli intoccabili. Una criminalità organizzata che si lega solidamente alla classe dirigenziale e politica italiana perchè insieme a questa si forma. Scarpinato elenca nomi e professioni conosciuti e stimati: medici, imprenditori, magistrati, industriali. Persone giudicate e condannate in via definitiva eppure ancora attive in posizioni di potere determinanti. “Nove italiani su dieci – dice Scarpinato – sono convinti che Andreotti sia stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa” ma così non è. Andreotti è stato condannato: “la storia italiana, quella con la S maiuscola, è infarcita di imposture culturali” secondo Scarpinato, questa è la condizione che consente al principe di continuare a perpetrare.

23/11/2010
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