Questo Federalismo, in salsa leghista, sarà l’emblema e la sanzione della disgregazione italiana (proprio a un passo dalle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità)? Ne abbiamo discusso ieri sera, alla scuola di politica Renata Fonte, con Anna e Massimo Cavino. Bella serata di confronto, in cui sono emersi molti temi: la lunga carrellata sulle regioni a statuto speciale e la loro origine storica (con particolare attenzione ai cugini della Valle d’Aosta); il federalismo italiano come possibile mezzo di maggiore controllo, in senso autoritario, del territorio e delle spinte centrifughe (vedi nel mondo, mutatis mutandis, Chavez in Venezuela o la destra in Israele); o l’impossibilità della trasformazione dell’Italia, in uno Stato federale, nonostante i proclami e le promesse. L’Italia continua a essere un’anomalia e allo stesso tempo un laboratorio in continua trasformazione di democrazia.
Queste e altre considerazioni hanno animato una serata ricca e intensa, che ha solo contribuito al dibattito e alla riflessione in vista di Biennale Democrazia e dei 150 anni nel 2011.