Molière in bicicletta

Serge (F. Luchini) si è ritirato sull’Ile de Re, da anni, lasciando la sua carriera di attore: vive in un vecchio rudere e dipinge a tempo perso, girando spesso in bicicletta. Gauthier (L. Wilson), attore e vecchio amico di Serge, divo di una serie tv francese, lo raggiunge per proporgli una follia: tornare a recitare, per lo più a teatro, un testo di Molière, grande passione di Serge. E così, per alcuni giorni, l’attore che si è ritirato dalle scene ed è ritroso a tornare a calcarle, e la star della serie tv su un neurochirurgo, provano e riprovano le battute de “Il misantropo”, alternando la parte del protagonista, Alceste. Serge non sa ancora se accettare, ma si fa accarezzare, dall’idea di portare a teatro, un testo che conosce alla perfezione. Gauthier non ha mai recitato un testo teatrale, ma vuole l’amico al suo fianco, per la grande stima che gli porta. I giorni passano, le prove vanno avanti, in maniera sempre più profonda, alcune ruggini affiorano nel rapporto tra i due vecchi amici, fosse anche solo sul modo di interpretare i versi di Molière. A complicare le cose, l’arrivo di Francesca (M. Sansa), italiana bella e scontrosa, suo malgrado contesa dai due uomini.

 

Commedia malinconica, molto francese e molto parlata, si basa su una bella sceneggiatura, affidata a un duello recitativo superbo, dei due protagonisti: entrambi pieni di sè, poco inclini alla critica, sprezzanti, traditori e misantropi (forse Serge di più). Film sull’amicizia virile, la voglia di isolamento e fuga dal mondo, l’incapacità di chiedere scusa, la perfida violenza dei rapporti umani, il perenne conflitto delle relazioni. Film sulla vita, come ricorda il testo della canzone di Jimmy Fontana, “Il mondo”, che si sente in più passaggi.

 

Niente catarsi a tutti i costi, nella cornice splendida e atlantica dell’Ile de Re: al calar del sipario, come Serge sulla spiaggia, un sorriso amaro ci resta sul viso.

22/12/2013
Articolo di