Meridiano d’Europa 2022 – WE ARE FUTURE

La federazione europea non si proponeva di colorare in questo o quel modo un potere esistente. Era la sobria proposta di creare un potere democratico europeo.

Queste le parole usate da Altiero Spinelli per definire la missione storica che i padri fondatori hanno affidato all’Unione Europea: una missione che ha sempre riguardato più la sfera del futuro che quella del presente. La spinta iniziale di questo processo, nato dalle ceneri lasciate nel Vecchio Continente dalla Seconda Guerra Mondiale, arriva proprio da coloro che, in vari punti dell’Europa e spesso senza aver modo di comunicare e confrontarsi se non in modo frammentato e discontinuo, hanno avuto la forza e il coraggio di sognare ed immaginare una nuova forma di gestione del potere che fosse in grado di evitare gli errori del passato.

Da allora la strada è stata lunga e costellata di successi e fallimenti, nel difficile tentativo di sistematizzare quel sogno in un progetto stabile in grado di parlare ai cittadini europei.

Gli ultimi due anni di pandemia hanno messo a dura prova il modello dell’Unione, forse come non mai dalla sua nascita, facendo emergere prepotentemente tutte le contraddizioni che già minavano il processo di integrazione: la distanza sempre maggiore tra i Paesi del blocco di Visegrad e gli altri, la poca sinergia tra i Paesi, evidente nella gestione della pandemia, e il rinvigorimento dei sovranismi sono solo alcuni dei campanelli d’allarme.

Per reagire a questa forte crisi l’UE deve tornare a parlare di futuro, coinvolgendo tutti i suoi cittadini e le comunità. Con questo spirito il 9 maggio 2021 è iniziata la COFE (COnferenza per il Futuro dell’Europa), istituto ufficiale dell’Unione in cui Paesi membri, istituzioni europee e cittadini possono interagire insieme per plasmare il futuro dell’UE. Citando dalla “Dichiarazione comune sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa”:

“La conferenza sul futuro dell’Europa aprirà un nuovo spazio di discussione con i cittadini per affrontare le sfide e le priorità dell’Europa. I cittadini europei di ogni contesto sociale e ogni angolo dell’Unione potranno partecipare, e i giovani europei avranno un ruolo centrale nel plasmare il futuro del progetto europeo”.

A partire da questo fatto, per noi centrale per la costruzione del futuro dell’Unione Europea, scegliamo quest’anno di fare della parola Futuro il cuore della nuova edizione del Meridiano d’Europa. Scegliamo inoltre di guardare al futuro attraverso la nostra “lente”, quella dei giovani europei: impegnati nella costruzione di un orizzonte di senso per le nostre vite e per il futuro dell’UE, consapevoli del fatto che il futuro inizia oggi, dalle nostre scelte e da come, organizzandoci ed incontrandoci, sapremo far sentire la nostra voce all’interno delle istituzioni europee.

Per questi motivi la meta scelta per il viaggio di quest’anno è Bruxelles, sede delle istituzioni europee e della COFE: porteremo i ragazzi a dialogare con le istituzioni sulle sfide per il futuro dell’Europa forti delle proposte e delle riflessioni maturate durante i percorsi educativi di preparazione.

Attraverso i percorsi educativi proveremo insieme a capire quanta strada è stata percorsa fin qui nella costruzione di un’Unione democratica e capace di cogliere le sfide per il suo futuro. A partire dalle tematiche di dibattito della Conferenza sul futuro dell’Unione Europea costruiremo percorsi partecipati approfondendone una di queste attraverso momenti laboratoriali in classe, incontri con ospiti ed esperienze sul territorio.

Partendo dal passato, vivendo il presente ed immaginando il futuro: il viaggio del Meridiano di quest’anno vuole mettere ancora di più al centro il protagonismo dei giovani europei per la costruzione della nostra casa comune.

Decidiamo infine di dedicare questa edizione del Meridiano d’Europa a David Sassoli, per il modo in cui ha sempre rappresentato le istituzioni europee, con le parole e con le azioni.

27/01/2022
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