La presenza a distanza. Un modo per prendersi cura delle bambine e dei bambini in periferia

I minori sono chiusi in casa da settimane, senza scuola, senza relazioni, senza la normale quotidianità scandita da routine e punti di riferimento. Non possono muoversi, perché la maggior parte di loro non abita in case con terrazzi o giardini. Molti sono esposti al rischio di tensioni famigliari o maltrattamenti.

Noi lavoriamo quotidianamente con i bambini delle periferie, portiamo avanti due progetti, Stella Popolare in Barriera di Milano e Villaggio che cresce a Borgo Filadelfia (gestiti dalle associazioni ACMOS e Lvia e interamente sostenuti dalla Fondazione Specchio dei Tempi) che si occupano di sostegno allo studio e educazione con le bambine e i bambini delle scuole elementari e medie.

Ora ci chiediamo come stiano vivendo questo isolamento, quali pensieri, quali emozioni, quali difficoltà, quali scoperte. Come stiano affrontando la scuola nella sua nuova versione online.

Chiamiamo tutte le famiglie, per sentire come stanno e rilevare le difficoltà e i bisogni. Dalla nostra esplorazione emerge che tanti genitori sono in allarme, non riescono a capire come aiutare i propri figli nelle consegne affidate a piattaforme di difficile accesso per loro. Alcuni posseggono solo un cellulare e la connessione non è sufficiente. Le uniche figure che ricoprono un ruolo strategico, facendosi carico di seguire i più piccoli e di guidarli nell’uso degli strumenti tecnologici, sono i fratelli maggiori.

Decidiamo così di prenderci cura, ora ancora di più, di chi non ce la fa, perché parte da situazioni di svantaggio. Decidiamo di avviare una presenza a distanza su entrambi i progetti, per sostenere adulti e bambini nella loro quotidianità, nel loro difficile isolamento senza mezzi.

Grazie a Specchio dei Tempi chi non ha strumenti idonei verrà dotato di un tablet con la connessione. Lo staff di entrambi i progetti avvia quotidianamente lezioni individuali per svolgere i compiti, e nel frattempo aiuta i genitori a orientarsi tra i vari programmi di didattica a distanza adottati dalla scuola. Ogni settimana vengono inviati video divertenti e videoletture. Ogni domenica si organizza un’attività o una sfida, in cui i bambini possono esprimere i vissuti emozionali e raccontare le strategie creative messe in atto per superare le difficoltà, la noia e le paure. I piccoli reagiscono alle nostre proposte con entusiasmo, i genitori con sollievo.

La nostra presenza è per dire loro che ci siamo, che ci interessa di loro. Ci interessa che non rimangano indietro, che continuino a imparare, che non si sentano soli. E soprattutto ci interessa accompagnarli a elaborare questo periodo strano e difficile che stanno vivendo, perché possiamo riuscire alla fine, tutti insieme, a dargli un senso.

09/04/2020
Articolo di