Io sto con Santoro

video_p_15_01_2009

Finalmente una fragile tregua nella Striscia di Gaza, anche se Israele dopo un’offensiva di 22 giorni ha nuovamente minacciato di tornare a colpire i tunnel al confine con l’Egitto utilizzati da Hamas per il contrabbando delle armi.
Intanto è di 1.330 morti e 5.450 feriti il bilancio definitivo dei 22 giorni di guerra, che ha causato anche perdite e danni per due miliardi di dollari nel territorio controllato da Hamas. Secondo quanto riferito dal capo dei servizi medici palestinesi di Gaza, Muawiya Hassanein, sono morti 437 bambini sotto i 16 anni, 123 anziani, 110 donne, 14 medici e quattro giornalisti. Tra i feriti, 200 dei quali in condizioni gravi, ci sono 1.890 bambini. Sul versante israeliano sono morti tre civili e 10 soldati, a cui si aggiungono decine di feriti.


Beh, se questa è la macabra contabilità, io sto con Santoro e con la sua puntata di giovedì scorso. Sto cioè con chi ha tentato di dare un volto e una voce a chi crudelmente moriva. Perchè l’ostinata ricerca ad un’alternativa alla guerra passa necessariamente dalla presa di coscienza che la guerra è male, punto. E credo proprio che in una società narcotizzata come la nostra questo debba essere ricordato, costringendoci a vederne gli effetti.


Scrivendo ai consiglieri Rai Santoro lamenta: “nel florilegio di dichiarazioni che hanno fatto seguito ad Annozero, a volte assumendo le forme del linciaggio, sono completamente scomparsi i contenuti del nostro lavoro. Siamo stati definiti terroristi, portavoce di Hamas, giornalisti spazzatura. Senza che questi insulti suscitassero adeguate reazioni. Con la nostra impostazione, unica trasmissione, abbiamo potuto affrontare l’argomento in prima serata, decidendo di parlare dei bambini e della possibilità di fermare il massacro, domandandoci se fossero necessari quei corpi straziati per restituire sicurezza allo Stato di Israele. Sono accusato di essere fazioso. Ma a quale fazione apparterrei? Ad una piccolissima fazione che conta qualche centinaio di aderenti. Se qualcuno avesse chiesto a quei bambini: “Preferireste vivere?”, cosa avrebbero risposto? “Certo che sì”. Bene, io la penso esattamente come loro. Tra le tante menzogne scritte su di noi ce n’e’ una insopportabile: avremmo addebitato la morte dei bambini soltanto alla responsabilità dello Stato di Israele. Vi prego di leggere almeno questo stralcio di dialogo tra me e la scrittrice israeliana Manuela Dviri all’inizio della nostra trasmissione, traendone le dovute conclusioni.”

DVIRI
E quando guardo queste immagini sento una grande pesantezza, mi sembra che sia tornato il tempo della retorica, delle parole vuote, che, della stupidità umana. Siamo tutti assassini, sono un’assassina anch’io
SANTORO
Siamo tutti responsabili e tutti impotenti, insomma
DVIRI
Tutti, siamo tutti responsabili, tutti impotenti, io sono un’assassina, siamo tutti degli assassini, siamo degli assassini dei bambini del Darfur, del Congo, della Palestina, anche dei bambini israeliani che sono morti in questi anni. Siamo tutti degli assassini. Io sono un’assassina.
SANTORO
Non abbiamo fatto abbastanza per evitare tutto questo
DVIRI
Non abbiamo fatto nulla. Non facciamo nulla.


Ebbene sì, lo ribadisco: io sto con Santoro!

23/01/2009
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