In memoria di Vittorio Arrigoni



Carissimi,
Questo è il testo che consegneremo alla Famiglia di Vittorio Arrigoni, domenica.
Uno scritto che vuole testimoniare la nostra vicinanza al dolore di questa famiglia.
Chiediamo a tutti coloro che si trovano d’accordo con i contenuti di questa lettera di firmarla, inviando una mail con nome e cognome – ad oggetto “In memoria di Vittorio Arrigoni” – al seguente indirizzo: ufficio.stampa@acmos.net.
Chiediamo gentilmente di far pervenire la vostra adesione entro e non oltre sabato 23 aprile alle ore 12.00

Cara Egidia,
Caro Ettore,
Cara Alessandra,


eravamo compagni di strada e amici di Vittorio, anche senza averlo mai incontrato. Il nostro movimento, da due anni a questa parte, cercava di sostenere l’impegno di Vittorio per la giustizia e la pace, amplificando la sua voce qui in Italia, raccontando la sua storia e le sue scelte coraggiose.
In questo momento di lutto e di dolore, scegliamo di rivolgerci a voi, perché sentiate il nostro abbraccio, la nostra vicinanza, il nostro affetto: vorremmo che sapeste, quanto era composita e variegata, la rete di solidarietà che sosteneva vostro figlio, nelle sue attività quotidiane, nel vicino Piemonte.


Vittorio ci ha insegnato tante cose.
Ci ha mostrato come l’indignazione e il dovere della denuncia debbano sempre prevalere sulla rassegnazione, anche nelle situazioni più estreme, senza mai perdere l’umanità.
Ci ha insegnato l’importanza di essere e restare nelle situazioni più difficili, per vedere con i propri occhi la realtà, per presidiare gli spazi di democrazia, per condividere le scelte di chi resiste.
Ci ha ricordato, una volta di più, come l’azione disarmata sia la risorsa più preziosa di chi vuole capire e provare a dare un contributo alla costruzione della pace.

Ora il nostro impegno e la nostra vicinanza, vogliamo ribadirlo, non dovranno mancare a chi lavora per la trasformazione del conflitto israelo-palestinese, soprattutto a Gaza: ai palestinesi onesti e che lottano per la pace; ai volontari internazionali che cercano, ogni giorno, di svegliare le coscienze del mondo.

Vittorio era una voce libera.
Abbiamo imparato che “Narrare è resistere”.
Continueremo a farlo: ricordandoci di Vittorio e restando umani.

19/04/2011
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