Ieri sera quarto appuntamento con i nostri ministri preferiti: è stato
il turno di Vincenzo Visco, vice responsabile del dicastero
dell’Economia. A partire dall’art. 53 della Costituzione, quello sulla
progressività delle imposte, la serata è stata incentrata sui temi
tributari, della lotta all’evasione fiscale, della fiscalità fiscale. A
sorpresa dal pubblico, come si evince dall’instant blog, nessuna
domanda sulla crisi di governo, solo qualche accenno al dodecalogo di
Prodi. Come si spiega? Forse gli italiani sono già stanchi di parlarne, forse è il caso di vedere fatti dopo tante parole, forse tutti attendono il voto in Senato di domani in trepidante e religioso silenzio. Intanti i soliti balletti sono ripresi, con le previsioni di voto dei vari senatori in bilico, con un’inquietante appello apperso stamane sul "Manifesto" (lo trovate a questo link: http://www.sinistracritica.org/) con oltre duemila firme di solidarietà per il senatore che si è astenuto la scorsa settimana, tra l quali quelle di Chomsky (!), Ken Loach (il regista), Alex Zanotelli e tanti altri.
Nella migliore tradizione italiana della sinistra, su questo governo non poteva pesare che l’ombra di Tafazzi!